L’ex satellite dell’Urss al voto, in un clima anti russo che potrebbe facilitare gli indipendenti
Nonostante, o forse proprio grazie alla stretta autoritaria della dittatura kazaka, lo Stato ex satellite dell’Unione Sovietica alleato di Mosca va alle urne. E i risultati potrebbero premiare gli indipendenti.
Il Kazakhstan vota oggi per le elezioni anticipate che potrebbero vedere eletti a deputati degli out sider, segno di una timida apertura democratica. I seggi elettorali sono stati aperti alle 7 ora locale (le 2 in Italia). Sono 12 milioni gli elettori che hanno tempo fino alle 20 ora locale per votare. In queste elezioni si sono potuti presentare candidati non affiliati a partiti, per la prima volta dal 2004.
La soglia per entrare alla camera bassa del Parlamento (la Majilis) è stata abbassata al 5%, con una quota del 30% per donne, giovani e persone con disabilità. Una ventata di novità in un panorama politico antiquato del piccolo Stato a confine con Russia e Cina, ancora squassato dai tumulti sanguinosi del gennaio 2022. Nella precedente legislatura erano rappresentati solo tre partiti e tutti sostenevano il presidente Kassym-Jomart Tokaïev, facilmente rieletto con oltre l’80% dei voti a novembre.
di: Caterina MAGGI
FOTO: EPA/KAZAKHSTAN PRESIDENT PRESS