Il gruppo della famiglia Agnelli nega la notizia riportata dal Giornale. Moggi: “sarebbe la fine di un’epoca”
«Grandi manovre per preparare l’addio al club». Così Il Giornale uscito oggi, lunedì 11 settembre, fa scoppiare il terremoto in casa Juventus paventando voci di una vendita della squadra.
Secondo la testata Exor, la holding della famiglia Agnelli che controlla il club, sarebbe pronta a cedere la Juventus. Il gruppo, però, ha prontamente smentito le voci “destituite di ogni fondamento“.
Di diversa opinione Il Giornale, secondo cui la squadra “in manifesta crisi, al centro di vicende giudiziarie, con l’ex presidente traferitosi in Olanda e il club sull’orlo del collasso, un bilancio devastato, tra perdite e debiti” sarebbe pronta per essere rimessa sul mercato.
Sarebbero dunque economiche le ragioni dietro alla cessione della squadra, che registra perdite per 240 milioni, ricavi inferiori ai 600 milioni, debiti ancora superiori e un valore in borsa di 800 milioni di euro.
Da Moggi a Zoff a Emanuele Filiberto, i commenti alla possibile cessione della Juve
Nonostante la replica di Exor, non sono mancati i commenti di altri ex bianconeri, primo fra tutti Luciano Moggi che non può smentire la notizia: «se ne parla da un po’ ma di certo non è imminente perché prima dovranno risanare la società che in questo momento ha un ‘rosso’ di bilancio importante» afferma l’ex direttore generale.
«La fine della dinastia Agnelli sarebbe epocale – aggiunge Moggi, – si chiuderebbe un periodo storico molto lungo e molto vincente che ha fatto il bene non sono della Juventus ma anche del calcio italiano. Verrebbe a morire qualcosa di straordinario e irripetibile».
Commenta l’ipotesi di una cessione anche Dino Zoff, ex portiere juventino, secondo cui la vendita del club “sarebbe tragica, perché loro rappresentano un’istituzione del Paese. Il mondo cambia ma gli Agnelli rimangono gli Agnelli, loro sono stati la Juventus“.
«Se dovesse succedere ciò rimarrei deluso: per me la tradizione vale, non è una cosa da cambiare perché cambia il tempo. Vendere anche la Juventus sarebbe troppo» aggiunge a Radio Anch’io Sport.
«Penso che la Juve debba restare Agnelli, è un binomio e sarebbe un gran peccato, ma sono certo che riusciranno a mettere le cose a posto» commenta fiducioso Emanuele Filiberto di Savoia. «Sono sempre stato grande tifoso della Juve, è la prima squadra che ho visto giocare al di fuori dall’Italia quando venne a Ginevra – spiega ancora – poi c’è sempre stato un grande legame tra la famiglia Agnelli e la nostra è quando morì mio nonno la Juve scese con il lutto al braccio e fu Umberto Agnelli che chiese questo».
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
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