Secondo il tribunale rivoluzione il 18enne sarebbe uno dei leader dei manifestanti di Nowshahr
Un altro giovanissimo viene condannato a morte per le proteste che dallo scorso settembre si svolgono in Iran. Si tratta del 18enne Arshia Takdestan, condannato “con l’accusa di guerra e corruzione”, considerato “uno dei leader” dei manifestanti nella città di Nowshahr. Lo riporta Bbc Persia citando l’agenzia di stampa iraniana Mizan.
La condanna arriva dal tribunale rivoluzionario di Mazandaran secondo il quale durante i disordini sarebbero state messe in atto “azioni criminali significative”. La sentenza potrà essere impugnata dinanzi alla Corte Suprema.
Gli attivisti di Iran International English, inoltre, hanno reso noto l’arresto dello chef Navab Ebrahimi e la chiusura del suo ristorante di Teheran. L’uomo “è stato prelevato mentre era sul suo posto di lavoro ed è stato trasferito nella prigione di Evin“. Bbc Persian riferisce che “il suo profilo Instagram, con 2,7 milioni di follower, non è più disponibile“.
Lo chef avrebbe pubblicato un video in cui cucina un piatto tradizionale persiano, le polpette, nel giorno dell’anniversario della morte del generale Qasem Soleimani, uomo chiave del regime degli ayatollah.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/EPA/STR