HUNTER BIDEN

Il secondogenito del presidente Usa è accusato di aver mentito per comprare un’arma da fuoco

Hunter Biden, figlio del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, è stato incriminato con tre capi di imputazione relativi al possesso illegale di una pistola, acquistata nel 2018 in Delaware dopo aver mentito sull’uso di sostanze stupefacenti. Lo hanno riferito i media statunitensi.

Secondo le accuse Hunter Biden avrebbe dichiarato il falso: nella compilazione del modulo federale che viene richiesto al momento dell’acquisto di armi il secondogenito del presidente Usa avrebbe affermato di non stare facendo uso di droga. Per la Procura, però, in quel periodo Hunter Biden sarebbe stato, dipendente dal crack.

Lo scorso luglio era fallito un tentativo di patteggiamento per reati fiscali.

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA/EPA/JULIA NIKHINSON / POOL