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Basta escursionisti solitari, dal 1 Aprile si salirà solo accompagnati da guide registrate

Il Nepal ha introdotto nuove regole per i suoi percorsi di trekking, una delle maggiori attrazioni turistiche del paese vista la vicinanza agli imponenti massicci dell’Himalaya. Dal 1° aprile non sarà più possibile fare escursionismo in solitaria, ma sarà obbligatorio affidarsi a una guida registrata o unirsi a un gruppo che ne preveda una. La decisione arriva dopo cinque anni da un precedente divieto, che però riguardava solo le scalate in solitaria. Lo scopo delle misure è aumentare la sicurezza degli escursionisti: secondo fonti governative ogni anno sono almeno una cinquantina gli incauti per cui si rendono necessarie difficili (e costose) operazioni di ricerca. Molte delle vie utilizzate dagli escursionisti sono lontane dai centri abitati e dalle strade percorribili in auto. In caso di emergenza, nel migliore dei casi ci vogliono alcune ore per raggiungere gli escursionisti, più spesso giorni. In secondo luogo l’obbligo dovrebbe avere anche un impatto economico positivo per i nepalesi, aumentando le entrate e creando posti di lavoro.

In Nepal ci sono otto delle montagne più alte al mondo, ricercate dai più esperti per le scalate, ma anche numerose regioni note per i percorsi di trekking. Tra i più noti il circuito alle pendici del monte Annapurna e il tracciato che lambisce il campo base dell’Everest. Il nuovo regolamento verrà applicato su tutte le tratte all’interno del Trekkers’ Information Management System, un sistema di controllo che prevede l’emissione di una card da parte dell’ente turistico nepalese (NTB) dopo aver ottenuto l’autorizzazione all’escursione. Il nuovo regolamento punta anche a risolvere il problema delle guide non ufficiali, in alcuni casi straniere.

Il turismo della montagna nel Paese asiatico negli ultimi 10 anni ha fatto registrare una grande crescita, ostacolata solo dalla pandemia. Appena prima della comparsa del SarsCoV2, il 2019 è stato l’anno di maggiori ingressi turistici in Nepal, vicini a 1,2 milioni: di questi 300 mila erano escursionisti che hanno fatto almeno un trekking. E non appena le frontiere si sono riaperte con la sconfitta del virus il bilancio degli ingressi è tornato a 550.000 turisti nel 2022 e a oltre 70.000 nel solo mese di febbraio di quest’anno. Uno dei problemi, secondo chi è favorevole alla nuova misura, è proprio l’aumento delle persone che decidono di fare trekking. Se in passato erano poche e per lo più molto attrezzate e pronte, oggi gli “improvvisati” che decidono di intraprendere questa sfida sono molti di più.

La misura è stata però anche molto criticata da associazioni di escursionisti e da operatori turistici. Da una parte si sottoliea come a volte la scelta di camminare in solitaria sia volontariamente intrapresa, proprio per entrare in maggiore comunione con sé stessi. D’altra parte, i permessi sono abbastanza costosi. Secondo l’ente turistico nepalese, una guida può costare fra i 25 e i 50 dollari al giorno, con prezzi che possono crescere per escursioni più lunghe, mentre il costo di una escursione in un gruppo può variare a seconda del tipo e della lunghezza: il circuito dell’Annapurna varia fra gli 850 e i 1100 dollari. Lo stesso costo della card di autorizzazione è raddoppiato e ora è intorno ai 15 dollari.

di: Caterina MAGGI

FOTO: ANSA/Mountaingenius.org