Oltre 200 arresti durante le manifestazioni: ci sarebbe anche un italiano. Una donna senza velo è stata arrestata mentre faceva colazione al bar perché senza velo. Centinaia in piazza in tutta Italia
Oltre 150 città del mondo manifestano oggi contro le autorità iraniane per la morte della giovane donna curda Mahsa Amini.
Durante le manifestazioni, in Iran, il ministero dell’Intelligence ha dichiarato che 9 cittadini europei sono in stato di fermo con l’accusa di essere coinvolti a vario titolo nelle proteste di piazza insieme ad altri 256 esponenti di gruppi di opposizione non riconosciuti dal governo. Il ministero degli Esteri di Teheran aveva fatto sapere ieri che i cittadini provengono “da Germania, Polonia, Italia, Francia, Paesi Bassi, Svezia”.
Tra questi, ci sarebbe anche delle persone italiane e la Farnesina, d’intesa con l’ambasciata italiana, sta verificando la notizia dell’arresto.
Inoltre, nel mezzo delle manifestazioni, le forze di sicurezza iraniane hanno arrestato una donna dopo che una foto di lei e di un’altra donna, mentre mangiavano in un locale di Teheran senza il velo, è stata diffusa online. Una delle donne nella foto, Donya Rad, è stata arrestata poco dopo la pubblicazione della foto online.
L’Italia protesta per le donne italiane
A Roma alcune centinaia di persone sono scese in piazza Della Repubblica per da vita a un corteo diretto a piazza Madonna di Loreto, vicino all’Altare della Patria: “l’Iran ha bisogno del nostro aiuto e l’unica cosa che in questo momento possiamo fare è alzare la voce”, spiegano i manifestanti, sottolineando che il “messaggio arriverà forte e chiaro ai governanti iraniani perché siamo in tanti”.
A Bologna in centinaia: “In Italia avete garantita la vostra libertà per le più piccole cose, dall’uscire a bere una birra con gli amici a baciare il vostro partner“, ha detto un’attivista parlando dal centro della piazza, aggiungendo che “il problema non è solo il velo o l’hijab perché dopo il 1979 in Iran è mancato il senso più profondo di libertà. Ma noi quella libertà la vogliamo, vogliamo un regime laico, vogliamo il secolarismo, vogliamo che la religione rimanga molto lontana dalla politica. Perché in questi 43 anni migliaia di persone sono morte“, ha concluso.
Anche a Napoli arriva forte la risposta con una manifestazione pacifica. Gli artisti del teatro Trianon Viviani stasera, alle 20:30, prima dello spettacolo, predisporranno un box all’ingresso del teatro dove depositare le ciocche di capelli di chi vorrà unirsi nella protesta contro gli omicidî e le violenze sulle donne in Iran.
Forte la voce di Piacenza dove tutte le persone che vogliono testimoniare solidarietà nei confronti delle donne iraniane potranno lasciare una ciocca di capelli annodata con lo spago, che saranno poi consegnati al Consolato generale della Repubblica Islamica dell’Iran.
Proteste anche a Milano, dove donne iraniane e italiane si sono radunate in piazza della Scala. Erano presenti anche diversi esponenti politici italiani, tra cui il deputato appena eletto Riccardo De Corato, Emanuele Fiano, Carlo Monguzzi e Pierfrancesco Maiorino.
di: Federico ANTONOPULO
FOTO: ANSA / ANGELO CARCONI