Il 71enne negli ultimi anni era passato nelle fila dei dissidenti

La politica russa perde un pilastro: è morto all’età di 71 anni Gleb Pavlovsky, già consulente politico del Cremlino fino al 2011, quando dopo aver contribuito a rafforzare l’immagine di Putin passò nelle fila dei suoi critici.

Pavlovsky fu consigliere del Cremlino per 15 anni e contribuì in maniera determinante a traghettare la Russia nell’era post-sovietica. In particolare, la sua attività politica decollò nel 1985 quando divenne un membro attivo del campo democratico afferente all’indirizzo politico di Mikhail Gorbaciov.

In seguito al crollo dell’URSS, lavorò per la rielezione di Eltsin. Seguì il primo presidente russo anche nel suo passaggio di testimone a Putin, che sostenne nella sua prima elezione nel marzo del 2000.

Nel 2011 la rottura con Putin lo portò ai margini della politica: Pavlovsky trascorse gli ultimi anni denunciando la repressione nei confronti dell’opposizione e dei media indipendenti. Fu uno dei più accesi critici dell’invasione dell’Ucraina, una decisione che condannò fin dal primo momento.

di: Marianna MANCINI

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