Si combatte quartiere per quartiere: il popolo ha fame e non ci sono medicine
La situazione ad Haiti è drammatica e ha raggiunto, ormai, uno stato pari a quello di un Paese in guerra.
Secondo il dossier Onu il popolo è debilitato dalla guerriglia urbana che si estende di quartiere in quartiere: il numero delle vittime è aumentato del 21% dal primo di gennaio; omicidi e rapimenti sono incrementati del 69%, passando da 391 a 637. E sono sempre più frequenti gli scontri tra bande e tra le forze dell’ordine e le bande stesse.
Un altro grave problema è dato dalla mancanza di farmaci, sangue, ossigeno e medici nelle strutture pubbliche. Sono state saccheggiate le strutture mediche e le ambulanze di Medici senza Frontiere a Port-au-prince e Port-à-piment.
Il centro di emergenza e stabilizzazione a Martissant, una baraccopoli gravemente colpita dalla violenza tra bande, ha trattato 29.452 pazienti nel pronto soccorso, 2.669 dei quali riportavano lesioni legate alla violenza.
Medici Senza Frontiere è rimasta alla guida dell’ospedale di Drouillard: qui ci sono 40 posti letto ed è l’unico centro specializzato in ustioni di Haiti, che si trova nella baraccopoli di Cité Soleil. Nel 2019, hanno curato 580 pazienti e condotto 27.800 visite ambulatoriali.
La chiusura delle scuole durante le manifestazioni ha casato pericoli nuovi tra i bambini e sono aumentati gli episodi di violenza sessuale.
di: Micaela FERRARO
FOTO: EPA/Johnson Sabin