GEORGIA PROTESTE TSIBILI

L’Ue accoglie con favore l’annuncio dei partiti, mentre il Cremlino si dice preoccupato della situazione al confine

Il Parlamento della Georgia ha deciso di revocare la tanto contrastata legge sugli “agenti stranieri” che negli ultimi giorni aveva provocato scontri tra manifestanti e polizia nel centro della Capitale Tbilisi.

Ad annunciarlo sono stati i due partiti di maggioranza del Paese, il Sogno georgiano e Potere al popolo. Le due formazioni politiche hanno “deciso di ritirare incondizionatamente il disegno di legge” che tuttavia hanno ribadito di “sostenere senza alcuna riserva“, come si legge in una nota congiunta. «Abbiamo capito che il disegno di legge adottato ha causato divergenze di opinione nella società. La macchina della menzogna ha saputo presentare il documento sotto una luce negativa e ingannare una certa parte dell’opinione pubblica. Al disegno di legge è stata affissa la falsa etichetta di ‘legge russa’, e la sua adozione in prima lettura è stata presentata come un allontanamento dal corso europeo agli occhi di una parte dell’opinione pubblica», scrivono.

Intanto il ministero dell’Interno ha fornito il bilancio degli scontri durante i quali i manifestanti hanno tentato di entrare nel Parlamento. La polizia ha fermato 133 persone, mentre i feriti, tra agenti e civili, sono decine.

Il disegno di legge era già stato criticato da Unione europea e Stati Uniti come un “passo indietro” per gli standard democratici del Paese. L’opinione diffusa tra la popolazione era che la misura avrebbe potuto minare la libertà di stampa e la speranza dell’ingresso nell’Ue. Nonostante la revoca, tuttavia, i partiti di maggioranza fanno sapere che non molleranno sul progetto: come si legge nella nota, infatti, “una volta che si attenuerà la reazione emotiva” verrà spiegato “meglio al pubblico a cosa sarebbe il disegno di legge e perché era importante garantire la trasparenza dell’influenza straniera nel nostro Paese. Per fare questo, avvieremo incontri con la popolazione e faremo conoscere al grande pubblico la verità su ogni dettaglio della questione“. 

I detrattori, d’altro canto, salutano con piacere la decisione di revoca. «Accogliamo con favore l’annuncio del partito al governo di ritirare il progetto di legge sull’influenza straniera. Incoraggiamo tutti i leader politici georgiani a riprendere le riforme a favore dell’Ue, in modo inclusivo e costruttivo e in linea con le 12 priorità della Georgia per ottenere lo status di candidato», scrive su Twitter la rappresentanza dell’Unione europea in Georgia.

Dopo la solidarietà espressa dal presidente ucraino Volodymyr Zelenski, arriva anche il commento del Cremlino che si dice “preoccupato” per la “situazione critica” al confine. «Certamente per noi è importante che ci sia tranquillità lungo i nostri confini e in Georgia adesso la situazione lascia a desiderare», ha infatti dichiarato il portavoce Dmitry Peskov citato dalla Tass.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/EPA/ZURAB KURTSIKIDZE