Il commissario economico teme i finanziamenti a tasso variabile “schizzati” fra inflazione e stretta creditizia
Dopo le recenti frizioni con le forze di Governo, che a vario titolo puntano il dito contro un eccessivo “rigore” da parte del commissario per gli Affari economici e monetari, Paolo Gentiloni torna a parlare all’Europa e mette in allerta i mercati.
A preoccupare l’esecutivo di Bruxelles sono le spinte sui tassi dei mutui, schizzati nelle ultime settimane fra inflazione e stretta creditizia.
Dando voce ai timori della Commissione, Gentiloni punta il faro su “un’emergenza sociale tra i milioni di europei che hanno contratto mutui a tasso variabile“.
Sarà, ad esempio, un problema per la Spagna, in cui la maggior parte dei debitori hanno un mutuo a tasso variabile e, anche se “l’inflazione spagnola è relativamente bassa” l’impatto sarà comunque “significativo” e “c’è già un grande malcontento“.
Gentiloni ha anche aggiunto che “rispettare tempi stringenti ed evitare ritardi” di pagamento alle Pmi “è una sfida per tutti i Paesi Ue e anche per l’Italia“. Si tratta di “una sfida condivisa dal punto di vista politico-culturale nel nostro Paese e bisognerà attrezzarsi, discutendo anche con le autorità europee, per rendere l’attuazione del nuovo regolamento Ue credibile e praticabile. Tra le maggiori economie europee, l’Italia è una di quelle in cui la realtà delle piccole e medie imprese è più determinante“.
di: Marianna MANCINI
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