GAZA

Secondo la Mezzaluna rossa egiziana 180 camion di aiuti umanitari sono entrati nella Striscia

Continua la guerra nella Striscia di Gaza.

Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha dichiarato che qualsiasi accordo a Gaza senza l’organizzazione “è un’illusione”. «Siamo aperti a discutere qualsiasi idea o iniziativa che possa porre fine all’aggressione – ha affermato Haniyeh – e aprire la porta per mettere ordine nella casa palestinese, sia in Cisgiordania sia nella Striscia».

Gli Stati Uniti hanno espresso preoccupazione a Israele sulle vittime civili a Gaza. «Abbiamo nutrito preoccupazioni, e le abbiamo espresse a Israele, riguardo alla continuazione di questa campagna militare, pur riconoscendo che è stato Hamas a dare inizio a tutto questo» ha dichiarato il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale Usa John Kirby.

Nel frattempo il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, durante una visita in una base militare nel sud di Israele, ha dichiarato che continuerà la guerra contro Hamas “nonostante le pressioni internazionali”.

La situazione umanitaria

Nel frattempo la Mezzaluna rossa egiziana, citata da Sky News, ha riferito che 180 camion di aiuti umanitari e medici sono entrati nella Striscia, 80 attraverso il valico di Kerem Shalom, aperto dir ecente, mentre gli altri tramire il valico di Al Ouga, al confine tra Egitto e Israele. Il 12 dicembre l’Ocha (l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari) aveva riferito che la distribuzione degli aiuti al di fuori della zona nei pressi di Rafah era stata “in gran parte interrotta” a causa dell’intensità dei bombardamenti e dei limiti alla circolazione sulle strade principali.

L’Unrwa (l’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi) ha comunicato che un altro operatore Onu è morto nella Striscia di Gaza. Sono, così, 135 in totale i “colleghi dell’Unrwa uccisi dall’inizio delle ostilità”, ha riferito l’agenzia.

Msf: 13enne morto a Jenin perché blindati israeliani hanno bloccato arrivo delle ambulanze all’ospedale

A Jenin, in Cisgiordania, un 13enne è morto perché i blindati israeliani hanno bloccato l’arrivo delle ambulanze all’ospedale Khalil Suleiman, supportato da Medici Senza Frontiere (Msf). Lo ha riferito l’organizzazione spiegando che “il ragazzo è morto tra le braccia di suo padre, che lo ha portato a piedi in ospedale, dove è giunto purtroppo senza vita”. «Nelle ultime 48 ore le forze israeliane hanno anche lanciato gas lacrimogeni contro la struttura in risposta a dei bambini che lanciavano pietre contro i blindati – hanno riferito Msf Questi bambini, insieme a un operatore sanitario, sono adesso in cura per l’inalazione dei gas lacrimogeni. Ancora una volta il personale medico è stato costretto a curare anche i propri colleghi – infine, un’ambulanza che trasportava una paziente da poco dimessa dall’ospedale è stata colpita da spari. La paziente è stata ferita e riportata in ospedale dove adesso è nuovamente ricoverata ed è stata sottoposta a un intervento chirurgico. Gli attacchi agli ospedali e alle ambulanze uccidono. Bloccare le ambulanze uccide. Tutto questo deve finire ora».

Austin in Medio Oriente la prossima settimana

Il capo del Pentagono Lloyd Austin si recherà in Medioriente la prossima settimana. Lo ha riferito il portavoce della Difesa Usa Pat Ryder. Stando a quanto riferito, Austin potrebbe incontrare alti dirigenti di Bahrein, Qatar e Israele. Gli obiettivi, viene riportato, saranno “proteggere le forze e i cittadini statunitensi, sostenere il diritto intrinseco di Israele a difendersi, lavorare a stretto contatto con Israele per contribuire a garantire il rilascio degli ostaggi di Hamas e garantire che la crisi non degeneri in un conflitto regionale più ampio”.

Media: Usa frenano vendita fucili a Israele a causa della violenza dei coloni

Gli Stati Uniti starebbero frenando la vendita di fucili prodotti nel Paese a Israele per paura degli attacchi dei coloni israeliani contro i civili palestinesi in Cisgiordania. Lo ha riferito Axios che ha citato alcune fonti, secondo le quali Washington teme che il governo israeliano non stia facendo abbastanza per porre fine alla violenza dei coloni.

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA/EPA/MOHAMMED SABER