ISRAELE

Consiglio Onu approva risoluzione sugli aiuti umanitari

La guerra in Medio Oriente è giunta al giorno 77.

“Sono oltre 200 terroristi di Hamas e della Jihad islamica sono stati arrestati durante la settimana e portati in Israele per essere interrogati”.

A comunicarlo è stato il portavoce militare dell’esercito israeliano, sottolineando che “alcuni degli operativi si sono volontariamente arresi”. Dall’inizio dell’operazione a Gaza – secondo la stessa fonte – fino a ora sono “oltre 700 operativi delle organizzazioni terroristiche nella Striscia sono stati catturati e interrogati”.

Più di 150.000 persone sono colpite dagli ultimi ordini di evacuazione di Israele di trasferirsi dal centro di Gaza a Deir al-Balah, “per estendere l’operazione militare in corso”. A scriverlo su X è stato il direttore degli Affari dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati  palestinesi (Unrwa) Thomas White, aggiungendo che l’area di destinazione “è già sopraffatta, inclusi i rifugi dell’Unrwa”.

Inoltre, un attacco aereo israeliano ha ucciso 76 membri di una famiglia allargata a Gaza City, secondo quanto riporta l’Associated Press sul proprio sito web.

Israele: “attaccati obiettivi degli Hezbollah in Libano”

L’esercito israeliano ha colpito nel corso della scorsa e di questa mattina, 23 dicembre, “diversi obiettivi terroristici di Hezbollah, tra cui infrastrutture operative, infrastrutture terroristiche e un complesso militare”.

Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui “l’Idf ha attaccato anche con l’artiglieria in territorio libanese”.

Gaza, Consiglio Sicurezza Onu approva la risoluzione sugli aiuti umanitari

Dopo diversi slittamenti, il Consilio di Sicurezza dell’Onu ha approvato la risoluzione per maggiori aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, ma non il cessate il fuoco. Stando a quanto riferito dai media, infatti, il testo non riporta la frase originaria “urgente sospensione delle ostilità”. L’ok è arrivato con 13 voti a favore e nessun contrario. Russia e Stati Uniti si sono astenuti.

«Sappiamo che molto altro deve essere fatto (per affrontare) questa crisi umanitaria. Ma siamo chiari: Hamas non è interessata a una pace durata. Dobbiamo lavorare a un futuro in cui israeliani e palestinesi vivono fianco a fianco» ha dichiarato l’ambasciatrice statunitense all’Onu Linda Thomas-Greenfield, esprimendo delusione e sorpresa per la mancata condanna di Hamas da parte del Consiglio di sicurezza. «Questa risoluzione parla della gravità della crisi – ha affermato Thomas-Greenfield – non c’è più tempo da perdere. Dobbiamo lavorare insieme per alleviare questa immensa sofferenza».

In una nota il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha dichiarato che nella Striscia di Gaza “non c’è protezione effettiva dei civili” e “nessuno è al sicuro”. «Il problema reale è che il modo con cui Israele sta conducendo questa offensiva sta creando enormi ostacoli alla distribuzione degli aiuti umanitari dentro Gaza – ha affermato Guterres – Un’operazione efficace richiede che il personale possa lavorare in sicurezza, prevede capacità logistiche e la ripresa delle attività commerciali. Questi quattro elementi non esistono. Nessuno a Gaza è al sicuro».

Nel frattempo il ministro degli Esteri israeliano ha dichiarato che “Israele continuerà la guerra fino al rilascio di tutti i rapiti e all’eliminazione di Hamas nella Striscia di Gaza”. Cohen ha definito “giusta la decisione del Consiglio di sicurezza che l’Onu garantisca una razionalizzazione nel trasferimento degli aiuti umanitari e assicurarsi che arrivino a destinazione e non ad Hamas”. Il ministro ha, poi, aggiunto che Israele “continuerà ad agire secondo il diritto internazionale, ma rivedrà tutti gli aiuti umanitari a Gaza per ragioni di sicurezza”.

Secondo Hamas, invece, la risoluzione è “un passo insufficiente“. L’organizzazione ha accusato gli Stati Uniti di aver “svuotato” il testo.

Le reazioni

«Accolgo con favore la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiede di fornire aiuti rapidi, sicuri e in quantità maggiore alla popolazione di Gaza e di gettare le basi per la cessazione delle ostilità – ha scritto su X la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyeyn – La Commissione Ue sta collaborando con i partner della regione e non solo. Per affrontare l’emergenza umanitaria e preparare il giorno dopo, già oggi».

«La risoluzione dell’Onu su Gaza è una buona notizia» ha scritto su X il ministro degli Esteri britannico David Cameron, evidenziando come la popolazione nella Striscia di Gaza abbia “urgente bisogno di cibo, medicine e riparo”. «Oltre alla necessità di un maggiore accesso umanitario, la risoluzione odierna delle Nazioni Unite richiede il rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi, che è vitale» ha aggiunto Cameron, sottolineando come la risoluzione chieda di fare sforzi verso un “cessate il fuoco sostenibile”.

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA/EPA/HANNIBAL HANSCHKE ISRAELE