A Rennes una 48enne per 14 anni è riuscita a non far sapere alle Istituzioni di avere un figlio, adesso rischia il carcere
Una storia surreale arriva dalla Francia. A Rennes, nel luglio del 2022, una donna porta il figlio, un ragazzino 14enne, in ospedale a causa di un’allergia. Davanti ai medici appare un ragazzo di un metro e 47 che pesa appena 25 chili e presenta pessime condizioni di salute. Il giovane ha inoltre difficoltà importanti nel linguaggio e i medici decidono di allertare i servizi sociali. Solo loro a scoprire che l’esistenza del 14enne, nato al di fuori della Francia, è stata tenuta segreta dalla madre per 14 anni.
La donna, una 48enne, ha educato privatamente il ragazzino e non ha mai provveduto ai vaccini, così come non era mai stato visitato da un medio. La donna agli inquirenti ha assicurato che al figlio non fosse mai mancato nulla e che “eravamo felici, e adesso siamo infelici entrambi abbiamo vissuto per una decina di anni a Parigi. Andavamo nei musei e a teatro, a mio figlio non è mai mancato nulla“. L’avvocato della donna sostiene che il 14enne “ha un alto potenziale intellettuale, si è istruito da solo, è appassionato di storia, è più maturo della sua età ma ha vissuto quasi simbiosi con la madre“.
Il minore è stato trasferito in una comunità, ma sta comunque dalla parte della madre. In una sua testimonianza spiega: «qualcuno crede che io vivessi come un vampiro, ma è completamente falso. Non ho mai vissuto da recluso, per esempio ho partecipato a tornei di carte. Vivevo in un ambiente molto ricco, mia madre mi portava dagli antiquari, nelle librerie, facevo cose che mi piacevano. Adesso in istituto subisco le violenze e gli insulti degli altri bambini. Ora resto spesso chiuso nella mia camera a leggere per ore e ore. Voglio tornare da mia madre».
La notizia è riportata da Le Figaro che aggiunge ulteriori dettagli della testimonianza del 14enne: «a casa, se avevo fame, potevo prendere quello che volevo, da quando sono qui, è stato l’esatto contrario. Non tutto mi piace e spesso devo comprarmi da mangiare con i soldi che mi dà mia madre quando ci vediamo».
La donna rischia l’incriminazione per aver violato la legge sull’obbligo scolastico, ma anche per aver violato leggi che tutelano la salute e l’incolumità di un minore, per questo rischia fino a 7 anni di carcere e 100mila euro di multa.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: PIXABAY