ANSA/Fabrizio Zani - Pasquale Bove

La segretaria dem ha chiuso la manifestazione a Ravenna. Dopo le uscite dal partito a chi resta dice: “vogliamoci più bene anche fra di noi, ascoltiamoci di più, rispettiamoci di più”

Elly Schlein chiude la Festa dell’Unità a Ravenna salendo sul palco davanti a 2.000 persone. La segretaria dem ha innanzitutto ringraziato il governatore della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, “per quanto sta facendo per il territorio, mentre il governo finora non ha sganciato un solo euro di ristoro”.

 «Dopo l’estate militante non ci riposeremo, ci attende un autunno di impegni e partecipazione, il Pd è pronto a scendere in piazza per una grande mobilitazione nazionale, è il nostro tempo, riprendiamoci il nostro futuro», esordisce.

«L’ambizione del Pd è non solo unire storie e culture diverse, ma anche immaginare un progetto nuovo, un partito strutturato più a rete che a piramide, con i circoli che sono antenne. Un partito che spalanca le finestre e le porte, dove non ci si trova per stabilire rapporti di forza. Tutti insieme siamo la forza del Pd, nessuno escluso. Ognuno sentirà un attacco al Pd come un attacco a ognuno di noi, così come ogni vittoria sarà sentita come una vittoria di tutti, non di qualcuno. Dobbiamo essere plurali, larghi, aperti, generosi, insieme», ha detto, con riferimento al consigliere regionale ligure Pippo Rossetti e la consigliera comunale a Genova Cristina Lodi che insieme ad altri 29 iscritti nell’area ligure hanno lasciato il partito per aderire ad Azione.

A chi resta Schlein dice: «l’impegno è di convincere tutti e tutti non solo a restare in questa comunità ma anche a iscriversi. Svolgo il mio compito con umiltà ma vi chiedo di evitare di essere un partito che per parlare di tutto a tutti rischia di parlare poco a pochi. Vogliamoci più bene anche fra di noi, ascoltiamoci di più, rispettiamoci di più. Abbiamo costruito intese non a tavolino, un metodo che speriamo possa essere seguito anche su altri temi, per lavorare con le altre opposizioni. Ci interessa unire le nostre forze per essere più efficaci su alcuni temi, lavoreremo per aumentare le occasioni di collaborazione».

«Senza questo partito non è possibile costruire l’alternativa alle destre che stanno governando il Paese – dice, rivolgendosi a chi pensa di costruire un governo opposto a Meloni senza i dem. – Il Pd non è interessato a perdere un giorno in polemiche inutili con le altre forze, a noi serve di ricostruire un progetto per l’Italia. Ogni tanto ci accusano di aver spostato il partito a sinistra, non so se ho questa colpa e non so se sia una colpa. Se proprio volete darmi una responsabilità datemi quella di collocare ogni giorno il partito più in basso, fra chi non crede più nella politica, fra chi fatica ogni giorno. Solo così torneremo a vincere».

Con il governo, tuttavia, una collaborazione può e deve esistere, soprattutto in tema di violenza sulle donne: «almeno su questo aspetto penso che possiamo lavorare insieme: serve la prevenzione sull’educazione alle differenze a partire dalle scuole. Si possono travestire quanto vogliono ma sono sempre gli stessi. Li conosciamo, non accetteremo tentativi di riscrivere la storia, la destra non fa i conti col suo passato, quando sente il richiamo della foresta difende e protegge gli estremisti, noi saremo sempre dall’altra parte – dice sul resto, mentre in tema di diritti – Continueremo a batterci per la verità e giustizia per Giulio Regeni, le ragioni di Stato non vengono mai prima del rispetto dei diritti umani».

Infine la segretaria guarda agli affari esteri: «il Pd sostiene convintamente il popolo ucraino nel suo diritto all’autodifesa, non possiamo accettare l’invasione criminale di Putin. Al contempo continuiamo a chiedere all’Ue uno sforzo diplomatico e politico, per una pace giusta. Abbiamo accolto con grande speranza il tentativo di Papa Francesco e del cardinale Zuppi». E infine sul tema del nuovo Patto di stabilità a Bruxelles dice: «abbiamo bisogno di continuare ad avere il margine finanziario per investire, non si torni all’errore dell’austerità che tanto ha fatto male all’Italia e all’Europa, il governo faccia questa battaglia a Bruxelles, noi ci saremo».

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/Fabrizio Zani – Pasquale Bove