L’ex fidanzato della 23enne ucraina si trova in carcere. Alla sorella avrebbe detto di aver ammazzato la giovane “come lei ha ammazzato me”

È stato trovato il corpo di Yana Malayko, la 23enne ucraina scomparsa nelle campagne del Mantovano. Era nascosto tra i rovi nei pressi del cartello stradale di Lonato, dietro ad un’azienda florovivaista.

Il principale sospettato della sua morte, l’ex fidanzato Dumitru Stratansi, si trova in carcere con l’accusa di omicidio premeditato e occultamento di cadavere.

L’uomo è stato incastrato dalle telecamere di videosorveglianza che alle 5 del mattino del 20 gennaio lo hanno ripreso mentre caricava un sacco blu in auto. Le analisi del luogo in cui si sono visti l’ultima volta, oltre che del materasso e della maniglia dell’appartamento numero 15 del condominio di piazzale della Resistenza, nella cittadina di Castiglione delle Stiviere, hanno fatto emergere tracce di sangue.

«L’ho ammazzata come lei ha ammazzato me. Mi faceva le corna. E non poteva mettersi con uno della nostra compagnia», avrebbe inoltre detto, delirante, alla sorella Cristina che lo ha poi denunciato ai carabinieri. Interrogato dai magistrati ha poi mantenuto il silenzio.

Intanto la famiglia di Yana, il padre soprattutto, non si dà pace e prosegue le ricerche per trovare il corpo senza vita della giovane. La madre, Tatiana Serbenchuk, residente in Canada, chiede al presunto assassino di restituire il corpo della figlia.

di: Alessia MALCAUS

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