Il macchinario, contestatissimo, aveva già multato oltre 24mila persone in poco più di un mese
In tanti hanno esultato, almeno in 24mila, alla notizia della sua manomissione. L’autovelox di Cadoneghe, in provincia di Padova, è stato infatti fatto esplodere nella notte di mercoledì 9 agosto. 24mila sono le persone fotografate in poco più di un mese mentre superavano il limite di 50 km/h.
L’esplosione è stata indotta con una miscela di polvere pirica piazzata alla base del tubo di sostegno dell’autovelox. Indagano i carabinieri per individuare i responsabili, mentre davanti alla sede della polizia locale si protesta e sui social si esulta.
Le proteste erano già state organizzate poiché il tratto, precedentemente con limite di 70 km/h, era poi passato sotto al Comune he aveva abbassato il limite a 50, provocando l’ondata infinita di multe.
Ci sono due indagati con l’ipotesi di reato di falso ideologico, per l’installazione degli autovelox. Si tratta del comandante dei vigili facente funzioni di Cadoneghe, Giampietro Moro, e di un agente della polizia locale
di: Marianna MANCINI
aggiornamenti: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/MICHELE GALVAN