Morawiecki

Mosca: nella notte abbattuti oltre 20 droni

Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha annunciato che la Polonia non intende più fornire armi all’Ucraina. Il premier lo ha dichiarato in un’intervista televisiva e ha spiegato che “ora ci stiamo armando, dobbiamo difenderci“.

Solo poche ore prima dell’annuncio in Polonia era stato convocato “d’urgenza” l’ambasciatore ucraino a seguito delle parole di Zelensky all’Onu dove aveva attaccato alcuni paesi per i quali la solidarietà all’Ucraina è solo “teatro politico”, mentre con le loro azioni “preparano il terreno alla Russia”. Secondo Morawiecki Kiev “si sta difendendo da un brutale attacco da parte della Russia, e capisco questa situazione, ma, come ho detto, difenderemo il nostro Paese. Non trasferiamo più armi all’Ucraina, perché ora stiamo armando la Polonia“.

Re Carlo III d’Inghilterra, in visita in Francia, ha dichiarato che Londra e Parigi cono “fermamente determinate a far sì per l’Ucraina trionfi” e ha denunciato “l’ingiustificata aggressione dell’Ucraina nel nostro continente” da parte della Russia.

Diplomazia ucraina al lavoro sul grano

Nonostante i dissapori, oggi Kiev assicura “relazioni strette e costruttive” con la Polonia, precisando che nei prossimi giorni discuteranno la questione sul grano. In programma una telefonata fra i ministri dell’Agricoltura.

Nel frattempo l’Ucraina ha già trovato un accordo con la Slovacchia: i due Paesi creeranno un apposito sistema di licenze commerciali per il grano. In questo modo sarà possibile superare il veto all’importazione di prodotti ucraini in Slovacchia.

Marine Traffic annuncia che la prima nave che trasporta grano ucraino, dal 17 luglio, è arrivata oggi a Istanbul.

In Ucraina

Secondo quanto riportano i media locali si sono verificate violente esplosioni a Kiev e nelle zone limitrofe alla capitale ucraina. Anche Kharkiv è stata l’obiettivo di attacchi russi.

Mosca afferma inoltre che nella notte sono stati 22 i droni che sono stati distrutti: 19 su Mar Nero e Crimea, altri tre a Belgorod, Kursk e Oryol.

Secondo le informazioni diffuse da Ukrinform l’Ucraina avrebbe condotto un massiccio attacco alla militare russa di Saky, in Crimea che avrebbe provocato ingenti danni all’equipaggiamento militare russo. Notizia però smentita dall’esercito di Mosca, che sostiene di aver abbattuto tutti i missili ucraini lanciati contro la base aerea di Saky in Crimea.

Intanto secondo il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, quella avuta con il presidente Volodymyr Zelensky a New York è stata “una bella conversazione sull’importanza di percorsi per costruire la pace e sul mantenimento sempre aperto del dialogo tra i nostri Paesi“. Anche Zelensky ha spiegato che “dopo la nostra conversazione costruttiva e onesta, abbiamo incaricato le nostre squadre diplomatiche di lavorare sui prossimi passi delle nostre relazioni bilaterali e degli sforzi di pace” e il ministro degli Esteri brasiliano, Mauro Vieira ha aggiunto che si è trattato di “un incontro molto naturale, molto aperto, per lo scambio di informazioni, in un clima molto rilassato e collaborativo“.

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: EPA/Tomasz Gzell