L’ultima giudicata colpevole è l’azienda turistica Whakaari Management che non avrebbe protetto le 22 persone morte a causa delle esplosioni vulcaniche

Nel 2019 una colata di cenere e vapore fuoriuscita da un camino vulcanico sull’isola Whakaari (la White Island) a nord della Nuova Zelanda provocava la morte di 22 persone, prevalentemente turisti, e il ferimento di altre 25.

Per questa tragedia sono state condannate 7 fra persone, enti e aziende, compresa la Whakaari Management, un’azienda che organizzava visite turistiche nell’isola. La pena sarà annunciata il prossimo febbraio, ma si prospetta una multa fino a 1,5 milioni di dollari neozelandesi, pari a circa 820mila euro.

Secondo i giudici la Whakaari Management non avrebbe protetto i turisti a sufficienza, sottostimando il livello di rischio.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/AUCKLAND RESCUE HELICOPTER TRUST