Zelensky sostituisce il ministro della Difesa. Tajani: “accordo sul grano passo verso la pace”

La guerra in Ucraina entra nel 558esimo giorno.

Incontro tra Erdogan e Putin

A Sochi si è tenuto l’atteso incontro tra Putin ed Erdogan, un colloquio che potrebbe portare a un rilancio del patto sul grano.

Il presidente turco ha annunciato che dopo l’incontro sarà divulgato un messaggio “molto importante” riguardante l’accordo sul grano. Erdogan ha aggiunto che i negoziati sull’accordo del grano con Putin saranno significativi per il mondo e soprattutto per i Paesi africani.

L’Occidente lo auspica. Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha dichiarato che si tratterebbe di “un piccolo passo verso la pace”: «è un incontro importante e credo che si debba fare di tutto per trovare un accordo su tutte le questioni che riguardano la guerra. L’accordo sulla via del Mar Nero, che deve portare grano anche a molti Paesi africani deve essere perseguito. Bene se Erdogan promuove questa operazione che è un piccolo passo verso la pace».

Al termine dell’incontro c’è stata una conferenza stampa congiunta, durante la quale Putin ha ribadito la disponibilità di Mosca “a tornare all’accordo sul grano” a patto che “le controparti applichino i punti che prevedono la rimozione degli ostacoli alle esportazioni di cereali e fertilizzanti russi”. Erdogan ha spiegato che la Russia “è pronta per il rilancio dell’iniziativa (sull’esportazione di grano) del mar Nero. Abbiamo preparato alcune proposte assieme all’Onu. Credo che con questo processo si potranno ottenere risultati positivi e in tempi brevi“. Inoltre, Erdogan si è detto pronto a mediare per “colloqui diretti Mosca-Kiev”.

Per quanto riguarda il grano all’Africa, Putin ha dichiarato: «siamo vicini alla conclusione di un accordo con sei stati africani, dove intendiamo fornire cibo gratuitamente e anche effettuare consegne, logistica gratuita, consegnare questo carico. I negoziati sono quasi vicini alla conclusione, la consegna inizierà nei prossimi due anni settimane».

La Cina al G20

La portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning ha annunciato che la Cina invierà al prossimo vertice del G20 in India (in programma il 9 e 10 settembre) il premier Li Qiang. Il presidente Xi Jinping invece lo salterà e questo potrebbe aggravare ulteriormente le difficili relazioni con Nuova Delhi.

Zelensky sostituisce ministro della Difesa a Kiev

Cambio della guardia ai vertici della Difesa ucraina. Il ministro Reznikov ha annunciato le sue dimissioni al Parlamento dopo che Zelensky ha reso noto di volerlo sostituire con il capo del Fondo del demanio statale Umerov.

Al fronte

Ancora allarmi bomba nelle scuole di Kiev. Lo riporta l’emittente statale Suspilne, che cita l’Amministrazione militare della capitale. “Gli agenti di polizia e il Servizio di emergenza statale stanno prendendo le misure necessarie. La decisione di evacuare bambini e insegnanti dai locali sarà presa dall’amministrazione degli istituti scolastici e dalla polizia”.

Nella notte sono stati abbattuti 23 droni russi, in totale ne erano stati mandati dall’esercito di Mosca 32.

Prosegue la controffensiva: le forze ucraine hanno liberato 47 km quadrati di territorio vicino a Bakhmut, nell’est del Paese.

Droni sulla Romania, Bucarest nega. Kuleba: “abbiamo le prove”

Secondo quanto riporta il portavoce del ministero ucraino degli Esteri Nikolenko, droni del modello ‘Shahed’ lanciati dai russi nel corso degli ultimi massicci attacchi contro il porto Izmail sarebbero caduti ed esplosi nel territorio della Romania, un Paese della Nato. Tuttavia, da parte sua, la Romania ha smentito “categoricamente” in un comunicato che droni esplosivi russi siano caduti sul suo territorio.

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha affermato che Kiev ha prove fotografiche che dimostrano che i droni hanno colpito il territorio rumeno. Lo riporta il Guardian precisando che le dichiarazioni di Kuleba sono state fatte ai giornalisti al termine di una conferenza stampa a Kiev.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA/EPA