DeSantis

Il governatore della Florida sfida l’ex presidente Trump che lo rinomina Ron “DeSanctimonious”

Era nell’aria da tempo la possibile candidatura del governatore della Florida e alla fine Ron DeSantis ha scelto di correre per le primarie dei repubblicani, sfidando di fatto Donald Trump. Anche se nei sondaggi DeSantis continua ad arrancare dietro l’ex presidente ha scelto di lanciare ufficialmente la sua candidatura alla Casa Bianca, pubblicata la sera del 24 maggio. La decisione è stata resa pubblica alle 18 (ora locale) con il colloquio su Twitter Spaces insieme a un suo grande supporter: Elon Musk e moderato dall’imprenditore David Sacks.

La diretta è iniziata con quasi mezz’ora di ritardo a causa di problemi tecnici e sovraccarico dei server e Donald Trump non ha esitato a prendere il giro il rivale per i disguidi del social.

La spaccatura dell’ex delfino di Donald Trump è, dunque, evidente. L’ex presidente ha spesso elogiato DeSantis finché, percependolo come un pericolo politico, ha iniziato ad attaccarlo nonostante il governatore della Florida sia sempre rimasto sulle posizioni di estrema destra in particolar modo su immigrazione, aborto e diritti della comunità LGBTQ+.

Donald Trump ha scoperto la decisione dell’ex pupillo mentre partecipava, in video, all’udienza del processo in cui deve rispondere di 34 reati: 25 marzo 2024. Data che combacia con la fase cruciale delle primarie. Spesso Trump definisce Ron “DeSanctimonious” (ovvero “Ron l’Ipocrita”). Secondo Trump DeSantis “non può vincere le elezioni” e “ha bisogno di un trapianto di personalità e, da quanto ne so, non è ancora disponibile da un punto di vista medico. È una persona sleale“.

Nel frattempo Elon Musk ha sorpassato, secondo Axios, Rupert Murdoch come “re dei media conservatori”, Twitter insomma batte Fox News come luogo degli annunci dei repubblicani. A proposito di Murdoch, il Wall Street Journal ha annunciato di appoggiare la candidatura di DeSantis. In un articolo pubblicato all’indomani dell’annuncio della candidatura si legge: «la triste realtà è che gli Stati Uniti si avviano ad una sfida tra due presidenti anziani, Joe Biden e Donald Trump, che la maggior parte degli americani afferma di non volere». Nell’editoriale si leggono anche righe che sottolineano le ambiguità del governatore della Florida, prima tra tutte la sua posizione intorno alla guerra in Ucraina e il giornale suggerisce al candidato “un po’ di autoironia alla Ronald Reagan” per smorzare la sua eccessiva rigidità.

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: ANSA/CRISTOBAL HERRERA-ULASHKEVICH