Gruppo di manifestanti incendia la casa del sindaco

Come spessissimo accade in queste tragedie climatiche, dopo la tempesta il peggio non è affatto passato. È quello che teme l’Onu in Libia, dove si rischia una “seconda crisi devastante“, questa volta sanitaria.

Secondo la Missione di Sostegno inviata dalle Nazioni Unite, la contaminazione dell’acqua e l’assenza di servizi igienici alzano al massimo il rischio epidemico.

Già manifesti i primi sintomi fra la popolazione che ha ingerito acqua contaminata.

La popolazione, stremata, ha iniziato a protestare contro il sindaco di Derna, già sospeso. Ieri sera, lunedì 18 settembre, un gruppo di un centinaio di manifestanti ha dato fuoco alla casa del sindaco della città per chiedere indagini internazionali.

La situazione è al culmine della tensione e, all’indomani delle proteste, le autorità della Libia orientale hanno bandito i giornalisti dalla città. Il ministro dell’aviazione civile dell’amministrazione ha comunque fatto sapere che la “cacciata” della stampa non sarebbe connessa alle manifestazioni della notte scorsa.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/STR

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