Come un’azienda frutto dell’esperienza di generazioni sa gestire ogni emergenza

Quando il 14 agosto 2018 il Ponte Morandi collassò provocando la morte di decine di persone, causò anche notevoli disagi alla viabilità in quelli che erano i viadotti e gli snodi viari secondari, sottoposti a maggiori stress e afflusso di veicoli. Anche in una situazione così delicata il team di Delta Lavori, che all’epoca era da diversi mesi incaricata della realizzazione di un nuovo viadotto nei pressi dell’aeroporto, con un intervento repentino di analisi e riprogrammazione delle scadenze, ha saputo affrontare al meglio la nuova situazione agendo con velocità e sicurezza. Ci racconta il “segreto” di questa sinergia di squadra la terza generazione alle redini di questa azienda, l’amministratore Gaetano La Rocca.

Qual è l’origine della vostra ditta?

«Ci siamo costituiti negli anni dell’immediato Dopoguerra. All’epoca eravamo una realtà artigiana: mio nonno Gaetano, che prima di aprire la ditta nel 1963 era un semplice operaio, proveniva da un contesto sociale e culturale agricolo, di braccianti. Nel periodo della ricostruzione dopo la tragedia del conflitto, la mia famiglia ha raccolto la necessità di ricostruzione del tessuto urbano ed extraurbano, dilaniato dalla distruzione bellica. All’inizio era impiegato come “factotum” in attività manuali legate all’edilizia; poi man mano negli anni ha aperto un’attività autonoma e ci siamo strutturati. Di generazione in generazione, da mio nonno a mio padre Alberto, il quale tutt’oggi collabora al mio fianco, accanto all’ormai terza generazione, siamo andati oltre la nostra impostazione originaria. Ci siamo cioè evoluti da un modello più “statico” e artigianale a un modello dinamico e moderno, fatto di best practice e certificazioni nei vari settori specifici che riguardano le costruzioni. Fino a diventare nel 2003 una S.p.A. ma soprattutto una realtà consolidata che è al fianco tanto del pubblico (il 64% dei nostri ordini) che del privato (il 36%)».

Cosa vi contraddistingue dai vostri competitor?

«La ricerca della best practice è fatta di paradigmi già esistenti, di modelli da emulare e rispettare per avere basi solide da cui trarre ispirazione; al contempo è importante però saper improvvisare e saper risolvere le problematiche del caso con agilità. In questi casi interviene la fase di brainstorming, possibile grazie al gioco di squadra del team incaricato di gestire il problema. Questo è avvenuto, ad esempio, quando eravamo impiegati nella ricostruzione di un viadotto che collega l’Aeroporto “Cristoforo Colombo” alla città di Genova. Con il crollo del Ponte Morandi ci siamo trovati di fronte alla richiesta della società appaltante partecipata del Comune, Sviluppo Genova, di accelerare l’opera per permettere di “sbloccare” il traffico, reso ancora più insostenibile dopo la vicenda del viadotto. Abbiamo deciso di raccogliere la sfida e ci siamo riusciti con velocità e qualità, ottenendo un buon ritorno di immagine».

L’agilità nel gestire gli imprevisti e l’affiatamento del team non sono le uniche qualità di questa azienda. Delta Lavori è infatti anche molto sensibile alla questione ambientale e alla sostenibilità: la sede della ditta dispone di pannelli fotovoltaici posti sopra il tetto, che alimentano quasi totalmente le necessità di consumo di questa azienda.

Che sfide vi attendono in futuro?

«Crediamo che la sostenibilità sia da ricercarsi anche in quei piccoli gesti che sul lungo periodo possono fare la differenza. Pensiamo ad esempio alla possibilità di riutilizzare i materiali di “scarto” per nuovi progetti e imprese; o anche si consideri la problematica del risparmio energetico e un uso oculato delle risorse. Sono sfide che ci attendono in futuro e che vogliamo affrontare».

Dalla volontà di costruire e ricostruire un Paese in macerie fino all’entusiasmo con cui affronta le sfide di oggi, Delta Lavori accompagna la Storia italiana con qualità, velocità ed esperienza. Aiutando a consolidare oggi le basi del domani.