AMATRICE TERREMOTO

Nel crollo di delle due palazzine, durante il terremoto del 2016, morirono 19 persone. Condannati l’allora direttore tecnico dell’impresa costruttrice e il geometra della Regione Lazio-Genio Civile

La Corte d’Assise di Appello di Roma ha confermato le condanne per il crollo di due palazzine di edilizia popolare ad Amatrice, in seguito al terremoto del 24 agosto 2016, che causò la morte di 19 persone.

Ottaviano Boni, all’epoca direttore tecnico dell’impresa costruttrice Sogeap, è stato condannato a 9 anni, mentre il geometra della Regione Lazio – Genio Civile Maurizio Scacchi dovrà scontare cinque anni. Sono accusati, a seconda delle posizioni, di crollo colposo, disastro, lesioni ed omicidio colposo plurimo.

È stato dichiarato, inoltre, il non luogo a procedere per la posizione di Luigi Serafini per motivi di salute.

Parenti delle vittime: “scritta pagina di verità”

«È stata scritta una pagina di giustizia e di verità da parte della Corte di Appello di Roma per tutti i familiari delle vittime che hanno compreso che la morte dei loro cari non deriva da un terremoto eccezionale» ha dichiarato l’avvocata Wania della Vigna, legale di parte civile, che rappresenta circa 40 persone.

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA/CLAUDIO PERI