Tel Aviv riceve la lista degli ostaggi che saranno liberati in giornata
È il quarto giorno di tregua in Medioriente, l’ultimo concordato tra Israele e Hamas.
La diplomazia è al lavoro per estendere la pausa umanitaria dai combattimenti e nel frattempo Hamas ha fatto avere a Tel Aviv la lista degli ostaggi che dovrebbero essere rilasciati oggi, anche se la consegna è in ritardo. Ma secondo funzionari israeliani sarebbero in corso “intensi negoziati” per modificare l’elenco delle 11 persone che dovrebbero essere liberate perché sarebbe “problematico”.
Nella giornata di domenica sono stati rilasciati 17 ostaggi, 13 israeliani e quattro stranieri tra cui un russo, dopo la mediazione diretta di Mosca. In cambio, Israele ha rilasciato 39 prigionieri palestinesi dalle sue carceri, tutti minorenni.
Guterres: “tregua deve continuare”
Anche il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres in una nota del portavoce ha sottolineato che “il dialogo che ha portato all’accordo deve continuare, sfociando in un cessate il fuoco umanitario totale a beneficio della popolazione di Gaza, di Israele e della regione nel suo insieme”.
Borrell: “prolungare la tregua”
L’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, aprendo la riunione dell’Unione per il Mediterraneo a Barcellona, ha dichiarato che la tregua fra Israele e Hamas è “un primo passo importante” e “deve essere prolungata” per “renderla sostenibile e duratura mentre si lavora per una soluzione politica”.
Wang Yi a New York per Consiglio di sicurezza Onu
Il 29 novembre il capo della diplomazia cinese Wang Yi sarà a New York per una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu sul conflitto tra Israele e Hamas. Il portavoce degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin, ha confermato la visita, spiegando: «come presidenza di turno del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, la Cina terrà il 29 novembre un incontro ad alto livello sulla questione israelo-palestinese. Il ministro degli Esteri cinese sarà anche a capo dell’evento».
Biden e Netanyahu a colloquio
Tra il presidente Usa Biden e il premier israeliano Netanyahu c’è stata una telefonata per discutere della situazione attuale e dello scambio di prigionieri. «Ho detto al presidente Biden: c’è un piano di intesa, prevede la liberazione di 10 ostaggi per ogni giorno ulteriore di tregua. Tutto ciò è certo positivo. Ma ho anche detto che alla fine di quel piano riprenderemo con tutta la forza per conseguire gli obiettivi della guerra».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA