Il Gruppo si occupa di produrre la strumentazione che permette di tenere sempre sotto controllo i livelli di contaminazione aerotrasportata

Controllare la contaminazione aerea in ambienti di lavoro asettici, indoor e outdoor: è questo il core business di Rigel Leading Solutions, gruppo europeo nato nel 2008 e oggi attivo soprattutto nei settori della produzione farmaceutica, del sanitario, aerospaziale e della ricerca. Ne abbiamo parlato con il CEO Antonio Rachini.

Di cosa si occupa l’azienda?
«Produciamo la strumentazione necessaria per monitorare il livello di contaminazione aerotrasportata in ambienti dove il livello di contaminazione appunto deve essere basso e tenuto sotto stretta sorveglianza. Realizziamo tutta l’impiantistica e commercializziamo anche materiali di consumo, che trattiamo in distribuzione».

I livelli di contaminazione non sono tutti uguali, variano al variare del settore cui si fa riferimento. A seconda della destinazione d’uso dunque possono esserci requisiti più o meno stringenti. Quello che, però, accomuna tutti gli ambienti di lavoro è che il livello di contaminazione deve sempre essere tenuto sotto controllo. Ed è qui che entra in gioco Rigel.

Come nasce Rigel?
«Oggi l’azienda ha 15 anni di vita, siamo partiti come “costola” di una società di ingegneria e servizi per l’industria farmaceutica. Con il tempo ci siamo staccati e siamo diventati una società indipendente: ci siamo trasferiti a Roma e poi espansi a Milano e nuovamente in Toscana, dove eravamo nati, per poi aprire delle controllate in Francia, Ungheria, Emirati Arabi e Algeria. Storicamente lavoriamo in ambienti a basso livello di contaminazione, le cosiddette camere bianche, ma due anni fa abbiamo acquisito un’altra azienda, la Fai Instruments, che produce strumentazione utile per monitorare l’inquinamento atmosferico, tiene sotto controllo i livelli di contaminazione per esempio dovuta allo smog. Abbiamo così espanso il nostro target di riferimento».

Qual è il segreto del vostro successo?
«Abbiamo sempre cercato di mantenere un rigore tecnico molto elevato. È stata una scelta etica, ma non solo: la soddisfazione dei clienti paga, è la migliore pubblicità possibile per un’azienda. Inoltre, abbiamo investito molto sui giovani, puntando a costruire uno staff fortemente intriso della cultura aziendale. Limitare al massimo l’assunzione di personale esperto per dedicarci a formare persone anche alla prima esperienza lavorativa ci è costata una maggior fatica iniziale ma sulle lunghe distanze si è rivelata essere una strategia vincente: oggi abbiamo una squadra coesa, motivata, molto allineata con la cultura aziendale perché sono stati tutti formati qui, sono cresciuti con noi. Infine abbiamo sempre dato una grande cura al servizio di taratura e assistenza tecnica post-vendita. Da due anni abbiamo ottenuto l’accreditamento come centro di taratura di contaparticelle, e la stessa politica di apertura di nostre sedi locali, anche in Paesi esteri, risponde ad una strategia per assicurare ai clienti un servizio post vendita efficiente ed efficace».

Quali progetti avete per il futuro?
«Vorremmo estendere ulteriormente la nostra rete all’estero. Andando oltre confine ci siamo resi conto che lo stereotipo dell'”italiano medio” che in verità scopre di essere brillante rappresenta un cliché, certo, ma anche parte di realtà: abbiamo esportato le nostre soluzioni, per cui abbiamo ricevuto anche il brevetto per invenzione industriale, e abbiamo scoperto che in altri Paesi non esistevano soluzioni migliori delle nostre. Abbiamo perciò capito che avevamo le carte in regola per espanderci. Da qui la decisione di mettere in piedi un’attività commerciale molto mirata e di aprire delle filiali per assicurare un servizio di assistenza tecnica post vendita. Vogliamo continuare a muoverci in questa direzione».

Rigel Leading Solutions ha costruito il proprio successo su valori come onestà, integrità e attenzione al cliente. L’obiettivo dell’azienda è offrire soluzioni funzionali in un’ottica di innovazione tecnologica studiata per la difesa dell’ambiente e la sicurezza dell’uomo.