È la prima volta che il Consiglio viene convocato fuori dall’Unione
I ministri degli Esteri dell’Unione Europea sono stati convocati per un Consiglio straordinario a Kiev dall’alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell.
È la prima volta che un Consiglio Ue si tiene in un territorio non facente parte dell’Unione. “Ho convocato per oggi a Kiev i ministri degli Esteri dell’Ue, per il primo incontro in assoluto di tutti i 27 Stati membri al di fuori dell’Ue. Il futuro dell’Ucraina è all’interno dell’Ue” ha scritto Borrell su X.
La riunione è stata comunicata nella notte del 2 ottobre dall’Alto Rappresentante. Tutti e 27 gli Stati dell’Unione partecipano, 23 con i rispettivi ministri e altri 4 a livello inferiore. La Polonia ha inviato un viceministro, Svezia e Lettonia due segretari di Stato e l’Ungheria un vice segretario di Stato.
Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino, ha commentato: «la riunione a Kiev di oggi è un evento storico, perché per la prima volta nella storia il Consiglio Esteri si riunisce fuori dai confini attuali dell’Ue, ma all’interno dei confini futuri dell’Ue. E questo è un messaggio di per sé. Significa che il “sostegno” dell’Ue all’Ucraina prosegue, e noi siamo molto grati per questo». A novembre la Commissione presenterà il primo rapporto sui progressi fatti da Kiev nel percorso verso l’adesione all’Ue.
«La guerra in Ucraina sta avendo conseguenze profonde per tutto il mondo, ma per noi europei è una minaccia esistenziale. E forse non è vista così da tutti nel mondo» ha detto Borrell.
Al termine del vertice, Borrell in conferenza stampa ha annunciato di aver proposto a Kiev una nuova dotazione bilaterale pluriennale del Fondo europeo per la pace fino a cinque miliardi di euro (5,26 miliardi di dollari) per il prossimo anno. Loha riferito il Guardian.
«Spero che si possa raggiungere un accordo prima della fine dell’anno» ha dichiarato Borrell durante la conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.
Tajani a Kiev
Nel corso del suo intervento al consiglio Ue, il vicepremier italiano Antonio Tajani ha dichiarato che Kiev può “contare sull’impegno del governo italiano per il supporto alla libertà” dell’Ucraina. Inoltre ha confermato che l’Italia è “fortemente impegnata” nella ricostruzione del Paese, considerata una priorità della prossima presidenza italiana del G7.
Tajani ha incontrato poi in un bilaterale lo stesso Zelensky. Il presidente ucraino si è rallegrato per la dichiarazione circa la ricostruzione di Odessa e ha ringraziato per il sostegno concreto ricevuto dall’Italia.
«Vorrei ringraziare il vostro Paese, il governo e il primo ministro per il loro sostegno politico al nostro Paese in tutte le questioni: voglio anche esprimere la mia gratitudine alla società italiana» ha dichiarato Zelensky durante il colloquio, riportato dal sito della presidenza ucraina.
L’intervento di Gabriel Landsbergis
Il ministro degli Esteri lituano Gabriel Landsbergis ha detto. «ci stiamo avvicinando ad un punto cruciale nel nostro sostegno all’Ucraina, in cui se non vengono presi impegni politici seri, si può dubitare che parliamo sul serio quando che diciamo che stiamo con l’Ucraina per tutto il tempo necessario. Ci sono messaggi che vengono mandati, da Bruxelles, da Washington e altrove che possono far nascere dubbi sul fatto che siamo seri. Spero che l’incontro di oggi dissolva questi dubbi e che mandi il messaggio cristallino che stiamo con l’Ucraina fino alla vittoria».
di: Micaela FERRARO
aggiornamenti: Alice GEMMA e Francesca LASI
FOTO: ANSA/EPA