La sottosegretaria all’Istruzione ha deposto un mazzo di fiori sotto la targa che ricorda lo studente del Molinari, militante del Fronte della Gioventù, ucciso nel 1975. La protesta di alcune sigle sindacali
La sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti (FdI) ha partecipato alla commemorazione in ricordo di Sergio Ramelli, il militante del Fronte della Gioventù morto a seguito di un’aggressione da parte di alcuni esponenti di Avanguardia Operaia nel 1975, studente dell’istituto milanese Molinari.
Frassinetti è stata contestata durante una protesta da parte di alcuni manifestanti della Rete Milano Antifascista, di Adl Cobas e Usb. «Vergogna lei e il preside» e «Fascisti carogne, tornate nelle fogne» hanno detto i dimostranti.
«Sergio Ramelli è stato ucciso da chi si diceva antifascista, (quindi dell’antifascismo) ci sono tante sfaccettature – ha dichiarato Frassinetti – A quell’epoca l’antifascismo militante era rovente, penso che adesso sia cambiato tutto e che sia importante parlare di libertà, partecipazione e democrazia. Chi è per questi valori qui non penso possa definirsi fascista».
«Entro fine marzo, quando è stato ucciso Tinelli, andrò al liceo Brera e porterò dei fiori alla targa che ho fatto mettere quando ero assessore – ha affermato al sottosegretaria in merito alla morte di Fausto Tinelli e Lorenzo “Iaio” Iannucci, due militanti di sinistra uccisi nel 1978 – (erano) due ragazzi ammazzati mentre erano disarmati, che amavano far politica. Si parla sempre tanto di memoria, ricordare questi ragazzi credo sia molto importante. Non c’è nessuna differenza nel ricordare vittime innocenti, però non c’è mai una protesta quando viene commemorato un ragazzo di sinistra ucciso».
Sulla proposta, avanzata già in passato dalla destra milanese, di intitolare a Ramelli l’Itis Molinari, Frassinetti ha dichiarato che “secondo me sarebbe giusto”, ma “le norme dicono che è il Consiglio d’istituto a decidere. Non voglio fare nessuna forzatura”.
Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha espresso “totale e affettuosa solidarietà a Paola Frassinetti. Mi unisco al suo ufficiale ricordo di Sergio Ramelli a cui Milano, come molte altre città italiane, dedica un luogo pubblico. Nel piccolo parco a suo nome ogni anno anche il sindaco Sala porta una corona al cippo che lo ricorda. È vergognosa, al di là di ogni legittima posizione politica, la contestazione di sedicenti antifascisti che meglio sarebbe qualificare pretestuosamente ignoranti”.
In una nota firmata dal presidente Roberto Cenati, l’Anpi provinciale di Milano Roberto Cenati ha specificato di non aver partecipato “al presidio davanti all’Istituto Molinari”.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/MOURAD BALTI TOUATI