Il legale della giovane che ha denunciato Grillo e tre suoi amici per violenza sessuale di gruppo: “si sentiva una preda”
A Tempio Pausania si è svolta a porte chiuse un’altra udienza del processo a carico di Ciro Grillo e dei suoi amici Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, accusati di violenza sessuale di gruppo.
«Il teste ha detto chiaramente, in maniera precisa, che si sentiva una preda – ha dichiarato Dario Romano, legale della giovane italo-norvegese che ha denunciato i quattro – Il suo racconto è stato molto chiaro, non ci sono state contraddizioni». Durante l’udienza alla giovane sono state rivolte molte domande che Romano a Repubblica ha definito “da Medioevo”. Come riportata la testata, i quesiti hanno riguardato i movimenti della giovane durante la violenza e “come le sono stati tolti gli slip”.
«Poiché nel racconto della scorsa udienza non aveva specificato alcune cose, ho dovuto fare le stesse domande per poter formulare le contestazioni – ha dichiarato ai cronisti l’avvocata Antonella Cuccureddu del pool della difesa dei quattro giovani – E quindi, individuando pagina e riga di quello che la ragazza aveva risposto, ho fatto le contestazioni sui singoli momenti. Nei processi si ricostruiscono i fatti, e il fatto di cui discutiamo è di violenza sessuale. Non c’è niente di intimo in una violenza sessuale: è una violenza se è una violenza oppure è una cosa intima, o è l’una o è l’altra».
Cuccreddu ha, poi, riferito che nelle dichiarazioni spontanee rilasciate durante le scorse udienze Francesco Corsiglia “ha detto chiaramente di non essere stato presente all’episodio di violenza sessuale di gruppo”.
Contrariamente a quanto si pensava nella giornata di oggi, 13 dicembre, non sono stati mostrati i video che immortalerebbero quanto accaduto nella villetta in Costa Smeralda, che potrebbero essere mostrati giovedì 14 dicembre. Sono stati mostrati, invece, messaggi e foto.
L’esame riprenderà giovedì alle 10.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/Fabrizio Fois