ANSA/MOURAD BALTI TOUATI

Hanno ricevuto una maxi multa per “pratica commerciale scorretta”

L’Antitrust ha sanzionato Chiara Ferragni e la Balocco per una pubblicità sul Pandoro griffato.

All’influencer è stata fatta una multa da oltre un milione di euro, mentre all’azienda da 420mila euro. L’Antitrust ha dichiarato che “avrebbero fatto intendere ai consumatori che acquistando il Pandoro griffato avrebbero fatto una donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino”.

La pubblicità incriminata è quella del “Pandoro Pink Christmas”.

La pubblicità avrebbe lasciato intendere che l’acquisto del pandoro avrebbe contribuito all’acquisto di un nuovo macchinario per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing. Invece, la donazione di 50mila euro all’ospedale era già stata fatta dalla sola Balocco mesi prima, quindi non centrava nulla con la pubblicità fatta insieme a Chiara Ferragni.

Le società riconducibili all’influencer, la Fenice e TBS Crew, che gestiscono i marchi e i diritti relativi alla personalità e all’identità personale di Chiara Ferragni, hanno incassato dall’iniziativa oltre un milione di euro e sono state sanzionate rispettivamente per 400mila e per 675mila euro.

La replica di Ferragni

«Mi dispiace che dopo tutto l’impegno mio e della mia famiglia in questi anni sul fronte delle attività benefiche, ci si ostini a vedere del negativo in un’operazione in cui tutto è stato fatto in totale buona fede – è la replica di Ferragni – impugnerò la decisione nelle sedi competenti. Quella con Balocco è stata un’operazione commerciale come tante ne faccio ogni giorno. In questa in particolare ho voluto sottolineare la donazione benefica fatta da Balocco all’ospedale Regina Margherita perché per me era un punto fondamentale dell’accordo. E sapere che quel macchinario che permette di esplorare nuove cure terapeutiche per i bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing ora è lì in ospedale, è quel che più conta. Mi dispiace se qualcuno possa aver frainteso la mia comunicazione, e messo in dubbio la mia buona fede. Io e la mia famiglia continueremo a fare beneficenza così come abbiamo sempre fatto perché mai vorrò rinunciare a questa parte della mia vita».

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA