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“Mantenere le accuse secretate dopo che ne è stata resa nota l’esistenza non fa che alimentare speculazioni sul loro contenuto” sostengono i media statunitensi

Negli States numerosi media stanno chiedendo al giudice di rendere pubbliche le accuse che hanno portato all’incriminazione di Donald Trump. I media in questione, tra cui spiccano i nomi di Cnn, New York Times, Washington Post e Wall Street Journal, chiedono inoltre l’autorizzazione a poter seguire e trasmettere in diretta la comparizione di Trump in tribunale di domani, 4 aprile.

«Il diritto di accesso è al suo massimo livello quando si tratta della prima incriminazione di un presidente degli Stati Uniti» hanno scritto i giornalisti in una lettera giudice di Manhattan Juan Merchan. Lettera che prosegue spiegando: «a parte il fatto che un ex presidente degli Stati Uniti non è a rischio di fuga, mantenere le accuse secretate dopo che ne è stata resa nota l’esistenza non fa che alimentare speculazioni sul loro contenuto» e viene richiesto che “un gruppo limitato di giornalisti, fotografi, reporter video e radio possano accedere all’aula del tribunale“.

Il giudice ha chiesto a procura e ai legali dell’ex presidente di presentare eventuali obiezioni in merito alla presenza dei media entro le 13 (19 in Italia) di oggi.

Sul social Truth Donald Trump ha annunciato: «lascerò Mar-a-Lago lunedì a mezzogiorno, diretto alla Trump Tower di New York. Martedì mattina andrò, che tu ci creda o no, al tribunale. L’America non doveva essere così!». Si attende dunque per le 18 italiane la notizia che Trump si stia recando a New York, dove è atteso per l’udienza intorno ai pagamenti in nero a Stormy Daniels.

L’appoggio a Donald Trump arriva anche dall’Ungheria, su Twitter infatti il premier Viktor Orban ha pubblicato una foto che li ritrae insieme scrivendo “continua a lottare signor Presidente, siamo con te“.

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: ANSA/EPA/ADAM DAVIS