cretone

Si fa sempre più strada l’ipotesi che la grata fosse stata tolta per velocizzare le operazioni di pulizia e non pagare gli straordinari

Vanno avanti le indagini circa la morte del bimbo di 8 anni avvenuta alle terme di Cretone, a Palombara Sabina. Gli inquirenti si concentrano sulla mancanza della grata di sicurezza del condotto, probabilmente tolta per velocizzare il deflusso d’acqua in modo da svuotare più velocemente la piscina. Uno dei bagnini, a Repubblica ha spiegato che “ci dicevano di sbrigarci per non pagarci gli straordinari“.

Cinque persone, intervenute per salvare il piccolo mentre veniva risucchiato, hanno confermato inoltre che la grata non c’era. La versione dei testimoni, tre dei quali ascoltati come persone informate sui fatti, tra cui il padre del bimbo di 8 anni deceduto nella vasca, sono risultate concordanti tra loro. Due dei presenti, che hanno soltanto rilasciato dichiarazioni perché iscritti sul registro degli indagati, sono gli addetti alla sicurezza dei bagnanti. Lo riporta LaPresse.

Intanto l’autopsia ha confermato la morte del bimbo per annegamento, nel registro degli indagati sono finite quattro persone oltre ai vertici della società che gestisce l’impianto anche uno dei bagnini. da quanto emerge quella di rimuovere le grate di sicurezza sarebbe “una prassi consueta per risparmiare tempo” perché la società non intendeva pagare gli straordinari ai lavoratori dopo le 20.

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI