Gli inquirenti starebbero battendo la pista dell’avvelenamento da contatto da una sostanza al momento sconosciuta
Avvelenamento da contatto: è questa ora l’ipotesi che spiegherebbe la morte del bambino di 6 anni deceduto lo scorso 2 luglio in un villaggio vacanze di Sharm el Sheikh, mentre era in vacanza con i genitori.
La prima pista battuta era stata quella dell’intossicazione alimentare, ora accantonata. Su esposto della famiglia della piccola vittima, infatti, il medico legale incaricato dal pm Vittorio Coppola ha richiesto la relazione fatta dal collega egiziano che si era inizialmente occupato del caso.
La relazione è stata tradotta da un’interprete arabo e verrà presto trasmessa al consulente della Procura perché possa completare la sua relazione dopo l’autopsia sul corpo del bambino. Resta in ogni caso un mistero da quale sostanza il bambino e i genitori (entrambi erano stati male, il padre, Antonio, venne poi trasferito a Palermo con gravi danni ai reni) possano essere stati avvelenati.
di: Alessia MALCAUS
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