Secondo le previsioni i primi ribassi potrebbero arrivare già da marzo 2024

La pubblicazione mensile di Bankitalia Banche e moneta non racconta nulla di nuovo agli italiani che hanno a che fare con un mutuo: anche a ottobre i tassi di interesse sono infatti saliti, passando dal 4,65% di settembre al 4,72%.

Il dato è riferito al Taeg, tasso annuale effettivo globale, dei mutui erogati. Per quanto riguarda invece le nuove erogazioni di credito al consumo, si registra un lieve calo dal 10,52% al 10,46%.

Non solo: secondo una stima commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat, nell’ultimo anno quasi 200mila famiglie italiane non sono riuscite a rimborsare una o più rate di un mutuo a tasso variabile.

Una persona su due dichiara che potrebbe avere seri problemi a continuare a saldare le proprie rate se queste dovessero rimanere a questi livelli ancora a lungo.

Tirando le somme, chi sta pagando un mutuo a tasso variabile da gennaio 2022 ha assistito ad un aggravio complessivo di oltre 3.100 euro; una crescita del 65% delle rate, stimate sulla base di un finanziamento medio.

Per il futuro ci sono ancora speranze: gli analisti prevedono infatti un calo dei tassi nella seconda metà del 2024, data che secondo i Futures sull’Euribor aggiornati al 4 dicembre potrebbe essere anticipata anche a marzo 2024. Le previsioni stimano un tasso ribassato al 3,68% rispetto all’attuale 3,95%, in picchiata fino al 2,68% a fine anno.

di: Marianna MANCINI

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