La Corte d’Assise d’Appello di Milano ha riconosciuto la tortura aggravata
Alijca Hrustic è stato condannato all’ergastolo per tortura aggravata dalla morte voluta e maltrattamenti per l’omicidio del figlio di due anni e cinque mesi, avvenuto nel 2019. La decisione è arrivata dalla Corte d’Assise d’Appello di Milano, che ha accolto la richiesta della sostituta procuratrice generale Paola Pirotta.
Lo scorso gennaio la Cassazione aveva deciso la necessità di un nuovo processo di secondo grado per rivalutare le accuse di tortura, omicidio volontario e maltrattamenti. Gli Ermellini, infatti, avevano annullato con rinvio la sentenza d’appello del 2022 che aveva escluso il reato di tortura e aveva ridotto la pena dall’ergastolo a 28 anni di carcere, derubricando l’omicidio volontario in maltrattamenti pluriaggravati culminati nella morte.
La Corte d’Assise d’Appello, invece, ha riqualificato i reati di omicidio volontario e tortura in tortura aggravata dalla morte voluta. Secondo la norma, se “il colpevole” del reato di tortura “cagiona volontariamente la morte, la pena è dell’ergastolo”. Riconosciuta anche l’accusa di maltrattamenti.
di: Francesca LASI
FOTO: PIXABAY