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La bambina lasciata da sola per 6 giorni morì di stenti. Ora la donna davanti al gip di Milano

È stata rapidissima l’udienza di questa mattina per Alessia Pifferi, che si è presentata per una decina di minuti davanti al gip di Milano. A breve la Procura dovrebbe formulare la richiesta di rito abbreviato a carico della 37enne, in carcere dal 20 luglio scorso. La donna è accusata di omicidio volontario aggravato: aveva lasciato la figlia Diana, di quasi un anno e mezzo, da sola in casa per 6 giorni. La piccola morì di stenti.

Nuova strategia

Ad assistere Pifferi un nuovo legale, l’avvocato Fausto Teti. Sono stati discussi velocemente gli esiti della perizia di cui già si era saputo nei giorni scorsi. È stata esclusa la presenza di benzodiazepine o altri tranquillanti nel biberon e nella bottiglietta d’acqua trovati vicino al corpo della bimba.

La nuova difesa, meno mediatica della precedente, è incentrata sulla richiesta di perizia psichiatrica nel dibattimento per valutare un eventuale vizio di mente della donna. La donna rischia una condanna all’ergastolo.

La tragedia

Dopo aver chiuso la porta di casa con dentro la figlia, se ne era andata dal compagno (non padre della bimba) in provincia di Bergamo. «Ci contavo sulla possibilità di avere un futuro con lui e infatti era proprio quello che in quei giorni stavo cercando di capire» questa la giustificazione della donna per aver abbandonato la piccola. 

di: Caterina MAGGI

FOTO: ANSA/MATTEO CORNER