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Il ministero della Difesa ucraino in occasione dell’anniversario: “prepariamo controffensiva”

L’Unione Europea ha bocciato il piano di Pace presentato da Pechino, accusando la Cina di non tener conto di chi è l’aggressore e chi la vittima.

«Abbiamo preso nota con attenzione della posizione di 12 punti presentata dalla Cina. È un’iniziativa politica, sottolinea alcuni principi della Carta delle Nazioni unite, ma è selettiva e insufficiente riguardo alle loro implicazioni per la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. La posizione della Cina basa l’attenzione sui cosiddetti legittimi interessi di sicurezza e preoccupazioni delle parti che implicano una giustificazione per l’invasione illegale della Russia e offusca i ruoli dell’aggressore e dell’aggredito. La posizione cinese non tiene conto di chi è l’aggressore e chi è la vittima di una guerra di aggressione illegale. E cerchiamo di essere chiari: questa guerra potrebbe finire oggi se la Russia rispettasse il diritto internazionale. Reiteriamo la nostra richiesta alla Cina di impegnarsi con la Russia, in modo che metta fine alla sua guerra di aggressione contro l’Ucraina. Qualsiasi proposta di pace significativa deve essere coerente con la Carta delle Nazioni Unite nella sua interezza, compresi i principi di sovranità e integrità territoriale degli Stati, nonchè il diritto all’autodifesa che l’Ucraina sta attualmente esercitando», ha dichiarato la portavoce della Commissione europea per la Politica estera, Nabila Massrali.

L’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell ha poi aggiunto: «non è un piano di pace, è un documento di posizione dove la Cina ha messo insieme tutte le posizioni espresse fin dall’inizio. Se vogliono essere credibili e non essere considerati unilaterali dovrebbero andare a Kiev e parlare con Dmytro Kuleba, come hanno fatto con il presidente Putin».

Anche gli Stati Uniti hanno espresso una simile opinione. Intervento al Consiglio di Sicurezza Onu, il segretario di Stato Blinken ha dichiarato: «nessun membro del Consiglio di sicurezza deve invocare la pace mentre sostiene la guerra della Russia in Ucraina e cadere nella falsa equivalenza di chiedere ad entrambe le parti di fermare i combattimenti, perché c’è un aggressore e un aggredito».

La Nato si scontra con la Cina sulle armi

«Siamo al corrente del numero crescente di informazioni e dello spiacevole aumento delle forniture di materiale che può essere usato in guerra dalla Russia ma allo stato attuale non abbiamo alcuna chiara evidenza che la Cina stia fornendo sistemi d’arma letali alla Russia. Chiediamo alla Cina di evitare qualsiasi forma di assistenza militare all’aggressore, altrimenti ci saranno forti reazioni», ha dichiarato la portavoce della Commissione Europea per gli Affari Esteri Nabila Massrali, a Bruxelles.

«La Cina non ha credibilità perché non ha mai condannato l’invasione della Russia e ha firmato qualche tempo prima dell’invasione russa un accordo per una partnership senza limiti con Mosca» ha dichiarato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg rispondendo in conferenza stampa da Tallin ad una domanda sul piano di pace presentato da Pechino.

Al fronte

Al fronte si continua a combattere, anche oggi 24 febbraio, nel giorno dell’anniversario dello scoppio del conflitto in Ucraina.

Il ministero della Difesa di Kiev ha fatto sapere che l’esercito sta “preparando una controffensiva”. Il ministro Oleksy Reznikov su Facebook ha scritto: “colpiremo più duramente e da distanze maggiori, in aria, a terra, in mare e nel cyberspazio. Ci sarà la nostra controffensiva. Stiamo lavorando duramente per prepararci”.

Nuove armi

La Danimarca fa sapere di essere “aperta all’idea” di inviare aerei caccia a Kiev. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa di Copenaghen citato dall’agenzia Dr e ripreso dai media, fra cui il Guardian. «Non escludo che a un certo punto si renda necessario guardare al contributo di aerei da caccia», ha dichiarato Troels Lund Poulsen.

G7, verso il blocco degli aiuti militari alla Russia

Il premier giapponese Fumio Kishida ha dichiarato che il G7 chiederà alla comunità internazionale di interrompere “qualsiasi fornitura” di aiuti militari alla Russia.

Verso l’adesione di Finlandia e Svezia

Stoltenberg, il segretario generale della Nato, ha annunciato oggi che a metà marzo a Bruxelles ci sarà un trilaterale tra Finlandia, Svezia e Turchia, per rivedere il dossier dell’adesione all’Alleanza dei due Paesi scandinavi. Stoltenberg ha “ben accolto” il fatto che, dall’inizio di marzo, il Parlamento ungherese comincerà l’iter per la ratifica del via libera di Budapest alla membership di Svezia e Finlandia. “Ho fiducia che diventino nostri alleati”, ha spiegato Stoltenberg.

Preoccupazione per la Moldavia

Ma Stoltenberg si è detto anche preoccupato per la Moldavia: «siamo preoccupati dalle sfide che sta affrontando la Moldavia. È un alleato stretto della Nato, abbiamo firmato un’intesa per rafforzare la nostra partnership e abbiamo deciso di sostenere lo sviluppo di capacità di difesa su misura per aiutare il Paese. Accogliamo gli sforzi per supportarla anche dai nostri alleati, singoli o in formato Ue. È importante sostenere il prima possibile i Paesi più vulnerabili di fronte all’aggressione».

di: Micaela FERRARO

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