È successo a Châteauvilain, un villaggio di appena 800 abitanti nell’Isère
Prima la strage, poi, dopo un breve tentativo di fuga, la fredda confessione: ha sconvolto la Francia il caso del 15enne che ha ucciso i genitori a colpi di pistola, prima di appiccare il fuoco alla propria casa.
È successo a Châteauvilain, un villaggio di appena 800 abitanti nell’Isère fra Lione e Grenoble. Qui gli inquirenti si erano trovati davanti a una fattoria semidistrutta dalle fiamme. Al suo interno due corpi uccisi con diverse ferite di arma da fuoco all’altezza della testa e del torace.
Gli inquirenti si mettono così sulle tracce del loro figlio 15enne, scomparso. Poche ore dopo individuano l’auto del padre e con essa il giovane a Montpellier. Fermato senza opporre alcuna resistenza, il 15enne ha confessato l’omicidio.
Un omicidio che stava meditando da tempo, per “eliminare i genitori” ha spiegato il minore al pm. dalle prime ricostruzioni non sono emersi segni di irregolarità nella famiglia, “normale, come tutte le altre“.
Nemmeno l’altro fratello e le sorellastre del 15enne si spiegano l’accaduto, con il fratellino più piccolo che “non aveva mai manifestato segni di nervosismo o insofferenza“.
Ad ogni modo, il gip ha chiesto “una perizia psichiatrica e un accertamento psicologico per comprendere meglio la personalità dell’imputato e valutare la sua responsabilità penale“.
di: Marianna MANCINI
FOTO: EPA/Teresa Suarez