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Sit-in di Ultima Generazione davanti al Tribunale, presenti anche alcuni parlamentari

Nel processo che vede imputati tre attivisti di Ultima Generazione per l’imbrattamento di Palazzo Madama sono stati ammessi come parte civile: il Senato della Repubblica, il ministero della Cultura e il Comune di Roma.

I tre attivisti sono accusati di danneggiamento aggravato, il giudice monocratico ha aggiornato il procedimento al 18 ottobre.

In segno di protesta davanti al Tribunale si è tenuto un sit-in degli attivisti, sono stati esposti striscioni che recitavano “la disobbedienza civile pacifica non è reato” e “non paghiamo il fossile“. Al presidio presenti anche alcuni parlamentari tra cui la senatrice di Si, Ilaria Cucchi e il segretario del partito Nicola Fratoianni, Marta Bonafoni del Pd e l’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio. Hanno partecipato anche associazioni tra cui Greenpeace e Amnesty International

Laura Paracini, imputata con Alessandro Sulis e Davide Nensi, prima di entrare in aula ha dichiarato: «non ci fa paura l’idea di andare in carcere. Quello che ci terrorizza è la crisi climatica. Siamo preoccupati per il nostro futuro. Ho paura di un futuro senza acqua, senza cibo, la crisi climatica è anche crisi sociale. Noi con le nostre azioni vogliamo che la crisi climatica sia sui telegiornali tutti i giorni perché è la notizia principale ma sembra che pochi se ne rendano conto. C’è chi ci contesta per i modi, io rispondo: ci sono modi migliori? A cosa hanno portato i movimenti ambientalisti finora? Noi rivendichiamo i nostri metodi che portano alla polarizzazione dell’opinione pubblica. Non vogliamo essere simpatici, vogliamo un cambiamento».

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: ANSA/MASSIMO PERCOSSI