L’ex presidente USA, tra vita privata e uscite pubbliche. Con una voglia matta di tornare in sella

Se Trump torna in scena, anche solo per qualche ora, lo fa in grande stile, per lasciare il segno. Con lui la politica diventa spesso occasione per fare spettacolo. Ci ha abituato a questo quando era presidente degli Stati Uniti e le cose non sono cambiate, neanche adesso che è una persona “come tante”. Come a dire: “l’uomo perde il pelo ma non il vizio”.

Nonostante la recente sconfitta alle elezioni USA con l’avversario Joe Biden, l’ex inquilino della Casa Bianca non ha rinunciato al sogno di tornare a guidare l’America. E lo fa capire a gran voce ogni volta che può. L’ultima grande occasione è stata l’annuale Conferenza dei conservatori americani. La convention di Orlando, appena il tycoon è salito sul palco, si è rapidamente trasformata in un Trump show, esattamente nel suo stile, con l’immancabile tifo da stadio a seguire. Questa è stata la prima occasione pubblica da quando ha dovuto lasciare la poltrona al nuovo presidente e le sue parole sono state chirurgiche, ben studiate per far capire alla platea, ancora una volta, che lui è l’uomo giusto per l’America, l’unico in grado di guidare il Paese. «Joe Biden è un disastro, i suoi primi mesi sono stati terribili – ha detto alla platea. – Potrei decidere di correre di nuovo per la presidenza nel 2024. Il nostro viaggio è lungi dall’essere terminato». 

Ed ora che il Senato lo ha assolto per il suo secondo impeachment, quello scattato dopo l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio scorso, non c’è veramente nulla che gli impedisca di rimettersi in gioco. 7 repubblicani hanno votato contro il presidente, il numero più alto di defezioni nel partito dell’imputato nella storia dell’impeachment. Ma un numero comunque insufficiente: per la condanna erano necessari 67 voti, ossia i due terzi dei 100 senatori. E di questi, 17 repubblicani avrebbero dovuto votare contro Trump ma alla fine solo 7 sono stati i traditori.

E così Donald ha festeggiato, non senza avere l’amaro in bocca, e quando sarà il momento tornerà all’attacco ancora più divisivo, pronto a spaccare, anzi triturare il partito repubblicano, a rifondarlo su basi estremiste. D’altronde per lui la caccia alle streghe è appena iniziata. «Combatteremo contro l’assalto del socialismo ai nostri valori – ha spiegato. – Con Biden siete passati dall’America First all’America Last». Insomma, l’ex presidente è più carico che mai e chi pensava che fosse uscito di scena del tutto dovrà ricredersi.

Ma al di là delle intenzioni, una domanda sorge a tutti spontanea: “che vita sta conducendo Trump fuori dalla Casa Bianca”? è difficile immaginarlo senza i suoi continui, polemici cinguettii su Twitter, senza i suoi monologhi ma soprattutto senza i suoi comizi. Eppure, è così. Oggi, a 74 anni, è uno dei ricchi pensionati della Florida, dove ha trasferito la sua residenza fiscale per risparmiare sulle tasse. Vive nella spettacolare villa Mar-a-Lago, gioca a golf ed accumula soldi, cosa spesso comune tra gli ex presidenti della Casa Bianca. Solo per fare un esempio, le conferenze in giro per il mondo di Barack Obama, il contratto per le sue memorie e quelle di sua moglie Michelle, richieste per girare una serie pure su Netflix, hanno raggiunto cifre da capogiro, ben 65 milioni di dollari.

E Trump? Non è ancora chiaro se tornerà ad interessarsi attivamente dei suoi business, alberghiero e immobiliare, affari lasciati in mano ai figli per evitare conflitti di interesse. Dove però l’ex presidente si è dimostrato molto efficace fino ad ora è nel fare soldi attraverso le donazioni. Tra novembre e dicembre, urlando ai brogli elettorali, ha ricevuto 250 milioni di dollari. Solo il 10% di queste donazioni sono servite per gestire il contenzioso nei vari Stati e per perdere tutte le cause, mentre la maggior parte dei fondi è andata al nuovo comitato di azione politica denominato Save America che, secondo i dati pubblicati dal New York Times, aveva 31 milioni di dollari sul conto alla fine dell’anno. Che farà Trump di tutte queste risorse? Per ora, il comitato Save America ha annunciato il sostegno ai candidati fedeli al trumpismo, come ad esempio all’ex portavoce della Casa Bianca Sara Huckabee Sanders, candidata alla carica di governatore dell’Arkansas nel 2022.

E Melania cosa fa? Be’, intanto l’ex first lady sarebbe alla ricerca di una nuova reggia nel caso in cui, secondo l’accordo stipulato nel 1993, il governo dovesse costringere il marito ad abbandonare l’attuale residenza Mar-a-Lago. Difatti Donald Trump acquistò la vasta località sull’oceano nel 1986 e ottenne mediante accordo il permesso di convertirla in un club privato, ma solo se non se ne fosse servito come residenza privata. Cosa che sta facendo ora. Senza contare che molti vicini e residenti vorrebbero farli sloggiare, infastiditi dall’incessante pellegrinaggio di fan e curiosi.

Oltre a questo, la signora Trump pare abbia ufficialmente aperto il suo ufficio post-Casa Bianca tre settimane dopo aver lasciato Washington. La base operativa è a Palm Beach e ad aiutarla ci sarebbe uno staff di tre persone, tutti suoi ex dipendenti. Ma di più non è dato sapere: di cosa intenda occuparsi rimane un mistero. Diverse fonti a lei vicine confermano invece che l’ex modella stia trascorrendo gran parte del suo tempo a curare la sua bellezza. «Non è insolito che Melania trascorra molte ore al giorno lì alla spa, spesso andando due volte nell’arco di 24 ore, per massaggi, cura delle unghie, trattamenti per il viso», raccontano affermando che si è lasciata mentalmente alle spalle Washington, a differenza di suo marito. D’altronde Melania non ha mai voluto essere una First Lady. Come ha scritto Michael Wolff nel best-seller Fire and Fury, quando Donald Trump vinse le elezioni nel 2016 contro Hillary Clinton fu travolta da una crisi di pianto. E non erano lacrime di gioia. Ora la sconfitta del marito contro Biden, secondo diversi insider di Washington, sarebbe stata per lei liberatoria. Insistente è l’indiscrezione secondo cui la sua intenzione sarebbe quella di separarsi. Del resto, in questi anni il matrimonio di Melania e Donald non è mai apparso solido, nemmeno per un attimo. Molti ex assistenti hanno raccontato come i due vivessero in ali diverse della Casa Bianca e Melania in molte occasioni non è riuscita a nascondere nemmeno il fastidio di tenere la mano del marito, né l’antipatia nei confronti di Ivanka Trump, figlia prediletta del presidente. Giusto quando i due hanno lasciato ufficialmente la Casa Bianca sono stati immortalati mano nella mano, ma non sembrava un gesto molto sentito.

Quali saranno quindi le sue prossime mosse? Secondo la CNN, l’ex modella slovena sta negoziando un accordo di separazione che garantirà al loro unico figlio, Barron, 14 anni, una percentuale consistente della fortuna del presidente, stimata da Forbes in circa 2,1 miliardi. Ma sono solo indiscrezioni. Per il momento di ufficiale non c’è nulla. Melania potrebbe lasciare Trump prima che possa ricandidarsi o stargli accanto ancora in questa sua nuova avventura politica. Lei si guarda bene dal parlare. Finora ha rilasciato pochissime interviste ed è sempre rimasta molto sulle sue, anche quando il marito è finito nelle varie bufere. Potrebbe perfino non potere parlare non solo per calcolo ma anche per contratto. Nessuno, infatti, conosce l’accordo prematrimoniale della coppia sposata da circa 15 anni. Ma in quello della seconda moglie di The Donald, Marla Maples, madre di sua figlia Tiffany, c’era una clausola secondo la quale la donna non poteva pubblicare alcun libro o rilasciare alcuna dichiarazione contro l’ex marito. È facile che sia così anche per Melania.

Divorzio o non divorzio, con o senza la moglie, una cosa è certa: Trump non ha nessuna intenzione di fare il pensionato a lungo. Forte della convinzione di dover salvare l’America, è pronto a tornare in pole position il prima possibile e a riprendersi ciò che, a detta sua, gli è stato rubato ingiustamente. Costi quel che costi.