Secondo la versione dell’esercito israeliano avrebbero tentato un assalto ad un check point a Nablus
Tre palestinesi armati, secondo la versione delle forze di sicurezza israeliane, sono stati uccisi questa mattina vicino a Nablus, nel nord della Cisgiordania occupata. I tre presunti assalitori sarebbero stati abbattuti dopo aver aperto il fuoco su un check point israeliano, secondo quanto riferito dall’esercito di Tel Aviv: si tratterebbe di quello di Surra-Jit, in un’area sotto il controllo della sicurezza israeliana, a ovest di Nablus. “Tre uomini armati sono stati neutralizzati durante lo scontro a fuoco e un altro uomo armato si è consegnato ed è stato arrestato”, ha scritto l’esercito in un comunicato.
Secondo quanto è stato riportato dall’Afp, i residenti di Surra hanno dichiarato di aver sentito degli spari intorno alle 3:30 del mattino (l’una e mezza di notte italiane). Secondo fonti mediche palestinesi, nessun cadavere è stato portato all’obitorio di Nablus; pertanto l’esercito israeliano potrebbe ancora essere in possesso dei corpi.
Il bilancio a soli tre mesi dall’inizio del 2023 è già pesantissimo nei territori occupati e nelle aree palestinesi. Dall’inizio dell’anno, il conflitto ha causato la morte di 81 adulti e bambini palestinesi, tra cui militanti ma anche molti civili. Dall’altra parte del muro, sono invece almeno 12 i civili israeliani, tra cui tre bambini, uccisi nello stesso periodo, secondo un conteggio dell’Afp basato su fonti ufficiali di entrambe le parti. Tra le vittime israeliane anche un poliziotto e un cittadino ucraino.
di: Caterina MAGGI
FOTO: EPA/ALAA BADARNEH