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Macron mobilita 7.000 soldati per motivi di sicurezza. Un 20enne ceceno ha ucciso un professore e ferito due persone in una scuola al grido di “Allah Akbar”

Il castello e il parco di Versailles sono stati evacuati dopo un allarme bomba. A comunicarlo è stata l’emittente francese Bfmtv, citando fonti della polizia. Questa mattina anche il Louvre era stato evacuato ed è stato chiuso per l’intera giornata dopo avere ricevuto un messaggio in cui veniva indicata una bomba al suo interno.

I fatti che stanno accadendo oggi, 14 ottobre, arrivano dopo l’attacco di ieri, nel liceo di Arras in Francia.

Adesso sono in corso verifiche negli edifici e nel parco.

Il museo aveva annunciato questa mattina su X la chiusura per oggi: “per motivi di sicurezza, il museo del Louvre chiude le porte oggi  sabato 14 ottobre. Le persone che hanno prenotato una visita in  giornata verranno rimborsate”.

Nel frattempo, questa mattina, 14 ottobre, Emmanuel Macron ha deciso di mobilitare circa 7.000 soldati della forza Sentinelle. La presenza di militari e controlli rafforzati riguarda anche il confine italo-francese: a La Turbia, Mentone e Ventimiglia.

Lo ha scritto Bfmtv, citando l’Eliseo e specificando che la Francia ha adottato il livello di sicurezza “emergenza attentato” il più alto nel quadro del dispositivo Vigipirate, che permette una grande mobilitazione di risorse.

Ieri, il ministro della Giustizia francese, Éric Dupond-Moretti, ha dichiarato in Parlamento che da questo momento in avanti “chiunque loderà Hamas o la Jihad islamica in pubblico sarà condannato a 5 anni di carcere”.

I fatti

È stato arrestato il 20enne ceceno che questa mattina ha aggredito con un coltello un insegnante di un liceo ad Arras, nel nord della Francia, uccidendolo. Due i feriti, di cui un altro professore e un addetto alla sicurezza entrambi gravi. L’attentatore avrebbe agito inneggiando “Allah Akbar“. Poco dopo è stato arrestato anche il fratello 16enne nei pressi di un’altra scuola e e altre due persone di cui non è stata resa nota l’identità.

Il presidente francese, Emmanuel Macron, si recherà al liceo Gambetta Carnot dove è avvenuto l’attacco. Lo ha fatto sapere l’Eliseo. Anche il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, si recherà sul posto. Tutte le scuole della città sono state chiuse. La premier Borne avrebbe alzato il livello di allerta della Francia a “emergenza attentati”.

La procura nazionale antiterrorismo francese ha aperto un’inchiesta. I reati contestati sono “assassinio in relazione a un’associazione terroristica, tentato assassinio e associazione terroristica” (fonte Rai). Arras nel frattempo è blindata e nella morsa di un silenzio di terrore.

Sul posto è accorso il presidente Macron che attaccando la “barbarie del terrorismo islamico” ha parlato di un assassinio “selvaggio e vile“. Macron ha poi parlato di un secondo “tentativo di attentato” “in un’altra regione“, sventato grazie alle forze dell’ordine. Sarebbe avvenuto a Limay, nella banlieue di Parigi, dove un uomo già noto per la sua radicalizzazione è stato arrestato. Era uscito da una sala di preghiera e si stava dirigendo con un coltello da cucina verso una scuola.

Secondo le prime ricostruzioni, la famiglia di Mohammed Mogouchkov era irregolare in Francia. Il padre era stato espulso in Russia mentre la madre con i cinque figli vivevano in un centro di accoglienza dopo che diverse organizzazioni umanitarie si erano opposte all’espulsione. Il primogenito si trovava in carcere dal 2019, coinvolto in un progetto di attentato contro l’Eliseo e ondannato nel 2023.

di: Marianna MANCINI

Aggiornamento di: Alice GEMMA

FOTO: SHUTTERSTOCK