Hadi Matar riceverà in dono dall’Iran un appezzamento di terreno per la sua azione in favore della “storica fatwa dell’Imam Khomeini”
«Nonostante Salman Rushdie sia nulla più che un morto che cammina, per onorare il suo atto coraggioso, l’accoltellatore, o il suo rappresentante legale, sarà premiato con circa 1000 metri quadrati di terreno agricolo fertile e coltivabile durante una cerimonia speciale». È con questo annuncio che l’Iran torna ad affrontare il caso dell’accoltellamento dello scrittore, sfregiato nel corso di un evento culturale a New York lo scorso 12 agosto.
L’aggressore Hadi Matar, 24enne americano ma di origini libanesi, riceverà dunque in “premio” una porzione di terreno coltivabile. L’annuncio è stato fatto da Mohammad Ismail Zarei, funzionario di Teheran incaricato della messa in pratica della fatwa lanciata contro Rushdie nel 1989 dall’allora Guida Suprema Ruhollah Khomeini. Era stato il romanzo I versi satanici a scatenare la “maledizione” nei confronti dello scrittore che, dopo l’aggressione, ha perso l’uso di un occhio.
«Ringraziamo sinceramente il giovane americano per la sua azione che mirava a portare a termine la storica fatwa dell’Imam Khomeini» ha precisato Zarei.
Nelle scorse settimane il comandante delle Guardie della rivoluzione Hossein Salami annunciava la pena di morte per chiunque compisse una pubblica deturpazione del Corano: «queste persone devono aver imparato dal destino di Salman Rushdie».
di: Marianna MANCINI