opere d'arte francia

Quest’anno il Parlamento voterà una serie di leggi per riconsegnare ai Paesi esteri opere d’arte e reperti storici finora conservati Oltralpe

Dai resti umani fino alle opere trafugate dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale: la Francia sta valutando un pacchetto di norme sulla restituzione di beni culturali stranieri. Nello specifico, tre leggi passeranno al vaglio del Parlamento quest’anno, così come ha annunciato oggi la ministra della Cultura Rima Abdul Malak.

Nei prossimi mesi si dovrebbe discutere anche di una legge per restituire le spoliazioni degli ebrei risalenti al nazismo, per le quali sarà proposta una norma ad hoc per facilitare la consegna e “andare fino in fondo al nostro dovere di memoria” come ha spiegato la ministra.

Si tratta di un tema molto sensibile in Francia, dove negli ultimissimi anni sono già state restituite diverse opere d’arte. Nel 2019 Parigi ha restituito una sciabola al Senegal, nel 2020 una corona al Madagascar e nel 2021 26 opere dei tesori reali di Abomey, saccheggiati nel 1892 dalle truppe francesi nell’odierno Benin e fino allo scorso anno conservate nel museo parigino del Quay Branly.

Proprio il Benin lo scorso dicembre ha riavuto indietro dalla Germania anche 22 bronzi dell’antico Regno, anch’essi rubati in epoca coloniale. Meno disponibile da questo punto di vista Londra che ha negato la possibilità di restituire in tempi brevi i fregi del Partenone conservati al British Museum alla Grecia.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/HORACIO VILLALOBOS