FRANCIA

Calma tesa nella sesta notte dall’inizio della guerriglia. Le proteste sono arrivate in Svizzera e Belgio

La Francia si è sollevata dopo la morte di un 17enne per mano di un poliziotto, poi arrestato, e la rivolta ha coinvolto soprattutto i giovanissimi.

Inutili gli appelli del presidente francese Emmanuel Macron, che ha chiesto ai genitori di tenere i giovani in casa: i ragazzi si sono rivoltati per protestare contro ingiustizie e razzismi del sistema per cinque notti consecutive.

La sesta, quella appena passata tra domenica 2 e lunedì 3 luglio, è stata una notte di tensione e calma superficiale, ma senza scontri estesi come le nottate precedenti: ci sono stati 157 arresti. Il ministero ha riferito tuttavia di tre feriti tra le forze dell’ordine, mentre il ministro dell’Interno Gerald Darmanin ha scritto su Twitter che un vigile del fuoco di 24 anni è morto a Saint-Denis mentre combatteva gli incendi di alcuni veicoli.

Gli unici momenti di tensione sono stati a Neully-sur-Marne a est di Parigi: qualche gruppo di giovani è stato disperso dalla polizia con gas lacrimogeni.

Nelle scorse ore è arrivato un appello per lo stop delle violenze anche dalla nonna dello stesso Nahel, il ragazzo ucciso durante il controllo stradale: «voglio che finisca, ovunque. Lo dico a quelli che stanno facendo danni, fermatevi! Non rompete le scuole e gli autobus. Sono le mamme che prendono gli autobus! Che non rompano le vetrine, gli autobus, le scuole. Vogliamo far calmare le cose. Non vogliamo che facciano danni. Che se ne stia tranquilla, quella gente! È finita, mia figlia non ha più una vita. Ho fiducia nella giustizia, ce l’ho solo con il poliziotto che ha ucciso mio nipote non con gli altri».

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato di essere preoccupato “che gli eventi di questi giorni in Francia portino a una nuova ondata di pressioni e intimidazioni contro immigrati e musulmani“. Erdogan ha aggiunto che “la violenza ha generato violenza. Speriamo che gli ultimi eventi, che abbiamo accolto con preoccupazione, finiscano il prima possibile prima che venga versato altro sangue e la spirale di violenza cresca“.

di: Micaela FERRARO

FOTO: EPA/ORIANNE CIANTAR