Il sottosegretario era indagato per rivelazione del segreto d’ufficio. Fissata udienza dal gip dopo la richiesta della Procura di Roma
In relazione al caso di Alfredo Cospito, il gip di Roma ha disposto l’imputazione coatta per Andrea Delmastro, il sottosegretario alla Giustizia, indagato per rivelazione di segreto d’ufficio nella vicenda dell’anarchico detenuto al 41 bis. Il giudice non ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura, che ora dovrà formulare una richiesta di rinvio a giudizio.
La richiesta di archiviazione presentata dai pm era stata coordinata dal procuratore Francesco Lo Voi. Come si legge in una nota “la richiesta di archiviazione riconosce l’esistenza oggettiva della violazione del segreto amministrativo ed era fondata sull’assenza dell’elemento soggettivo del reato, determinata da errore su legge extrapenale“.
Delmastro, in una nota, fa sapere di prendere “atto della scelta del gip di Roma che, contrariamente alla Procura, ha ritenuto necessario un approfondimento della vicenda giuridica che mi riguarda. Avrò modo, davanti al giudice per l’udienza preliminare di insistere per il non luogo a procedere per insussistenza dell’elemento oggettivo, oltre che di quello soggettivo. Sono fiducioso che la vicenda si concluderà positivamente, convinto che alcun segreto sia stato violato, sia sotto il profilo oggettivo che sotto il profilo soggettivo“.
Secondo fonti di governo le eventuali dimissioni del sottosegretario sono da escludersi, inoltre viene spiegato che “nessuno ha chiesto le dimissioni e l’ipotesi non è sul tavolo“.
Il caso era stato mosso dal deputato Angelo Bonelli, dei Verdi, che aveva presentato un esposto dopo che il deputato di Fratelli d’Italia e vicepresidente del Copasir Giovanni Donzelli aveva riferito in aula parole che si presumono essere relative a conversazioni avvenute tra l’anarchico Alfredo Cospito e altri due detenuti del 41bis. Parole che Donzelli avrebbe avuto riferite da Delmastro, che ha la delega del Dap.
L’udienza di fonte al gup è stata fissata per il 29 novembre 2023.
di: Alessia MALCAUS
aggiornamenti: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/ETTORE FERRARI
