Un attivista di 24anni è stato ucciso, la denuncia di Amnesty International
Il ministero iraniano delle comunicazioni, secondo quanto riportato da Iran International, sta ideando un piano per fornire accesso illimitato a Internet ai visitatori stranieri. Secondo il sito il ministro delle comunicazioni, Isa Zare’i, ha affermato che il blocco di WhatsApp e Instagram in Iran ha creato “piccole difficoltà” a stranieri e turisti. Pertanto il dicastero sta progettando schede sim speciali da utilizzare per poter avere un accesso migliore e più facile a tali piattaforme.
Diversi utenti hanno criticato la scelta sui social network. “È vero che un turista, in qualsiasi parte del mondo, deve essere rispettato dal paese ospitante – si legge in un tweet riportato da Ansa – ma è una discriminazione e diventa un apartheid se vengono fornite speciali sim card solo ai turisti per avere accesso a Internet quando le persone di quel paese ne sono private”.
Attivista ucciso, la denuncia di Amnesty
Secondo quanto denunciato da Amnesty International un attivista 24enne è stato ucciso in Iran mentre era in custodia alla polizia.
Il 24enne, Ebrahim Rigi, secondo la Ong sarebbe anche stato sottoposto a torture e ciò “mostra ancora una volta l’orribile attacco delle autorità iraniane al diritto alla vita“.
Sul portale che monitora le violazioni dei diritti umani nel Baluchistan, Haalvsh, si legge che RIgi era stato arrestato lo scorso 13 ottobre, per poi essere rilasciato su cauzione e nuovamente arrestato il 22 febbraio. Il 24enne, medico, un’ora dopo aver varcato la soglia della stazione di polizia sarebbe morto.
La famiglia dell’attivista ha dichiarato che il corpo del giovane presentava lividi e ferite.
di: Flavia DELL’ERTOLE
aggiornamenti di: Caterina MAGGI
FOTO: EPA/ABEDIN TAHERKENAREH