La Corte europea dei diritti umani ha emesso sentenza di colpevolezza nei confronti del Paese dopo le denunce

La Romania è stata condannata dalla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo per aver violato i diritti delle coppie omosessuali.

La sentenza è arrivata dopo la denuncia sporta da 21 coppie gay che tra il 2019 e il 2020 hanno spiegato di non aver potuto accedere a molti diritti riconosciuti dalla legge per le coppie sposate.

La Corte di Strasburgo ha perciò stabilito con cinque voti contro due che è stato violato l’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, relativo al diritto al rispetto della vita privata e della famiglia.

In Romania l’omosessualità è stata depenalizzata solo agli inizi del 2000 e ancora adesso non è autorizzato il matrimonio o l’unione civile tra persone dello stesso sesso.

La corte ha dichiarato che: “nessuno degli argomenti addotti dal governo per giustificare la limitazione delle unioni legali al solo matrimonio eterosessuale può prevalere sull’interesse dei ricorrenti a vedere riconosciute le loro relazioni. Consentire il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso non minerebbe l’istituzione del matrimonio poiché le coppie eterosessuali possono ancora sposarsi”.

La Corte ha ricordato agli Stati Membri che sono tenuti a “fornire un quadro giuridico che consenta un adeguato riconoscimento e protezione della relazione tra coppie dello stesso sesso e beneficino di una certa libertà della forma di riconoscimento e del tipo di protezione concessa“. Lo riporta AGI.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA