Uno dei più iconici protagonisti del cinema italiano viene celebrato oggi a Roma
Era il 31 ottobre 1993 quando a Roma moriva Federico Fellini.
Registra di film che hanno fatto la storia del cinema come I vitelloni del 1953 e La strada dell’anno seguente che lo porta a vincere il suo primo Oscar. Poi nel 1960 è la volta di un film come La dolce vita e nel 1963 dà vita al capolavoro 8½. 10 anni più tardi esce il suo Amarcord.
Oltre alle pellicole più celebri sono numerosi i film e gli sceneggiati televisivi firmati dal Maestro, che verrà celebrato oggi a Roma, in occasione del trentennale dalla scomparsa.
Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato l’importanza straordinaria del regista: «il nome di Federico Fellini evoca un’idea innovativa della cinematografia italiana, frutto del suo genio artistico che rappresenta un caposaldo del panorama culturale del Novecento. Il regista seppe coniugare realtà e immaginazione, quotidiano e inclinazioni oniriche, canoni sociali e crisi dei valori, realizzando trame uniche per singolarità di sceneggiatura, adattamento e ambientazione».
Prosegue il Capo dello Stato: «la sua fama impressa nella storia del cinema, è testimoniata dai prestigiosi premi di cui i suoi film sono stati insigniti e dal conferimento dell’Oscar alla carriera nel 1993. Il contributo di Fellini all’arte e alla cultura, con le sue immagini, i disegni, gli scritti, è un patrimonio di originalità che è fonte di ispirazione, studio e insegnamento a livello mondiale. Le sue pellicole e i suoi dialoghi, fruibili da un pubblico che attraversa più generazioni, hanno travalicato l’ambito della cinematografia stessa, sfociando nel lessico di settore e contagiando il lessico corrente dove sono stati coniati termini che rievocano titoli ed episodi della filmografia “felliniana”. L’Italia gli è grata per le sue idee e la sua infinita creatività e rende omaggio alla indelebile icona artistica che Federico Fellini, accanto alla consorte, Giulietta Masina, coprotagonista nella vita e nel percorso artistico, continuerà a rappresentare nell’immagine del cinema italiano nel mondo».
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: ANSA