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La donna portava anche il marito durante le sessioni d’appello

“Fingeva di non sentire le mie risposte”, “mi ha bocciato in un minuto e mezzo perché non ricordavo un verbo”, “rimproveri come insulti”: queste le testimonianze di studenti universitari nei confronti di Sabina Tuzzo, docente di lingua e letteratura latina all’Università del Salento.

I ragazzi avevano inviato una lettera al rettore Pollice e alla ministra dell’Università Bernini in cui mettevano in risalto alcuni atteggiamenti che la professoressa avrebbe avuto nei loro confronti, talmente gravi da spingere alcuni di loro a intraprendere cure psicoterapiche. Si faceva poi riferimento anche alla presenza non idonea del marito della donna che avrebbe interrogato pur non essendo abilitato a farlo.

Il consiglio di amministrazione dell’ateneo ha deciso la sospensione di quattro mesi per la professoressa. La richiesta è arrivata dalla commissione di disciplina.

di: Alice GEMMA

FOTO: SHUTTERSTOCK