L’azienda friulana rappresenta il distillato italiano per eccellenza, anche in tempi di pandemia

La famiglia Nonino ha il merito di aver rivoluzionato il mondo della grappa in Italia e nel mondo. Nata nel 1897 da un alambicco itinerante, oggi la Nonino Distillatori conta cinque distilleria artigianali in Friuli Venezia Giulia e diversi primati. Nel 1973, con la creazione della grappa distillata da singolo vitigno, il Monovitigno Nonino, la grappa passa dall’essere un prodotto povero, consumato soprattutto nelle osterie e tra i contadini, ad essere un prodotto di alta qualità, oggi più che mai stimato e apprezzato in tutto il mondo. Da quel momento è iniziato un percorso che ha portato la Grappa Nonino a diventare uno dei distillati italiani più esportati nel mondo con il 50% del fatturato proveniente da 80 Paesi.

A raccontarci la storia di passione e innovazione della Nonino Distillatori è il Consigliere delegato, Responsabile della Comunicazione istituzionale e del Mercato Estero (Germania, Austria e Far East), oltre che del Borgo Nonino, Antonella Nonino.

Come avete affrontato quest’ultimo anno di pandemia?

«Nonostante la situazione drammatica che ha colpito tutto il mondo, dal punto di vista dell’azienda abbiamo avuto grandi soddisfazioni. Poco prima dell’inizio del lockdown, a febbraio, mia madre, mia sorella Elisabetta e mia nipote Francesca stavano tornando da San Francisco dove hanno ritirato a nome della famiglia il premio come Migliore distilleria del mondo by Wine Enthusiast Wine Star Awards. Per noi è stato un riconoscimento straordinario, il coronamento di tutti questi anni di ricerca e innovazione, è la prima volta che una distilleria italiana riceve questo prestigioso premio ed è la prima volta per una grappa. Con il lockdown, come azienda del settore delle bevande Ateco 11, abbiamo continuato a lavorare. Abbiamo adottato lo smart working per i collaboratori che lavoravano in ufficio per tutelare la loro salute e garantito tutte le misure di sicurezza per la salute per chi lavorava nel reparto dell’imbottigliamento. Siamo riusciti a mantenere il numero degli occupati e siamo cresciuti nel canale del Modern Trade nel 2020 più della media. Per noi è stato motivo di orgoglio vedere come le persone, costrette a casa, quando andavano a fare gli acquisti al supermercato sceglievano la Grappa Nonino sugli scaffali».

In vista della ripartenza, quali sono ora i vostri obiettivi futuri?

«Il nuovo anno è iniziato bene , sta dando dei buoni risultati, in alcuni mercati con una crescita a doppie cifre. Cerchiamo di stare vicino anche al mondo della ristorazione, il più colpito nel nostro settore e abbiamo sempre continuato a dedicarci a progetti futuri in particolare continuando su una strada ripresa dai primi anni 2000 per far conoscere la grappa nel mondo della mixologia. Siamo infatti convinti che con la giusta conoscenza e la giusta sensibilità il nostro prodotto possa dar vita a cocktail meravigliosi. Lo scorso settembre mi sono recata di persona ad Amburgo per un progetto portato avanti già da qualche anno, in vista della Fiera internazionale della Mixologia che si tiene a Berlino, poi tenutasi online. L’anno scorso, inoltre, mia nipote Francesca, entrata in azienda come Responsabile della comunicazione Web, ha organizzato degustazioni online e visite virtuali in distilleria per poter continuare a mantenere un contatto con gli estimatori e con i ristoratori e barman. Anche per il Premio Nonino, istituito dai nostri genitori nel 1975 per valorizzare e far ufficialmente riconoscere i vitigni autoctoni friulani che stavano scomparendo e che quest’anno avrebbe festeggiato la 45esima edizione, abbiamo raccolto i video messaggi dei membri della giuria e dei premi Nonino di questi anni che insieme al messaggio della famiglia abbiamo condiviso sul nostro sito web con tutti gli amici del premio. È stato un momento molto emozionante. Ora lavoriamo alla prossima edizione e a tanti nuovi progetti, non vediamo l’ora di poter ricominciare a viaggiare e a ricevere gli sopiti al Borgo Nonino per scoprire insieme l’arte della distillazione Nonino con metodo 100% artigianale nei nostri alambicchi discontinui a vapore a Ronchi di Percoto».